Sfondano la vetrina e fuggono con le bici elettriche, colpo da migliaia di euro

E’ accaduto alla concessionaria Citroen di Larini di via Montramito: "I ladri sono andati a colpo sicuro, sapevono come muoversi e cosa prendere. Erano già stati qui"

Dedo Larini indica la vetrina del salone in frantumi, sfondata con un blocco di marmo

Dedo Larini indica la vetrina del salone in frantumi, sfondata con un blocco di marmo

Massarosa (Lucca); 15 luglio 2020 - Uno, due, tre. E ancora quattro e poi cinque. Hanno insistito, usando un blocco di cemento come ariete. Hanno continuato a sbatterlo contro la vetrina finché non si è incrinata, ed ha ceduto alla furia dei banditi. Ogni istante del colpo messo a segno alla concessionaria Citroen di Andrea Larini, in via di Montramito, è rimasto scolpito nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza. L’arrivo della banda, la manovra col pilone, la foga, i vetri infranti, la fuga. Tutto. Ma i volti e i profili dei quattro malviventi entrati in azione poco prima delle tre no, quelli sono rimasti nascosti sotto il passamontagna. "Sapevano esattamente che fare, dove andare, cosa prendere" racconta Dedo Larini, che ha guardato e riguardato, schiacciando su play e rewind, quelle immagini del sistema di sorveglianza.

Sfondata l’ampia vetrata, con l’allarme già innescato, i ladri si sono mossi a colpo sicuro nel salone e hanno caricato sulle spalle quattro biciclette elettriche a pedalata assistita. Una per ciascuno. Sono biciclette costose, il bottino è ingente: "Almeno ottomila euro" fa qualche calcolo a spanna Larini. E senza contare i danni subiti dalla concessionaria. Poi, tornando al colpo, i ladri hanno finito di sfondare la vetrina per guadagnarsi la fuga con le biciclette e sono scappati, uscendo fuori dai confini dell’obiettivo delle telecamere.

Sul posto oltre alla vigilanza privata sono intervenuti immediatamente anche i Carabinieri, che hanno raccolto la denuncia di Larini. La sensazione è che la banda abbia organizzato il colpo con cura. Quindi nei giorni scorsi uno dei quattro potrebbe essersi rivolto al salone come un qualunque cliente. Potrebbe aver guardato le biciclette in esposizioni, magari anche chiedendo qualche informazione su prezzi, funzioni... Potrebbe aver ringraziato e salutato con un ’Arrivederci’. "La sensazione – prosegue Larini – è che fossero già stati qui. Sono stati veloci, non hanno perso tempo. Come se sapessero esattamente cosa fare". L’amarezza è tanta, "diversi anni fa – aggiunge – abbiamo subito dei furti nel piazzale della concessionaria, nel mirino le auto usate. Poi ci siamo attrezzati con le videocamere, abbiamo potenziato il sistema di sicurezza e non è più accaduto nulla. Voglio sperare che si tratti di un fatto isolato, che nessuno debba subire un brusco risveglio come il nostro".

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