Fieristi dimenticati: "Serve un sostegno al reddito"

Il referente della Cna attacca l’ente toscano: "Partite Iva non tutelate"

Migration

C’è perplessità e rammarico nella categoria degli ambulanti. Se ne fa espressione la Cna commercio su aree pubbliche, valutando le nuove disposizioni dell’ultimo decreto. Salvaguardati i mercati (con l’applicazione dei protocolli Covid) ma rimangono esclusi dalla possibilità di lavorare alcuni ambulanti, come i fieristi, fermi già da molto tempo, visto che gli ultimi decreti avevano confermato l’impossibilità di svolgere le fiere sul territorio. "Per tutti questi chiediamo la possibilità di un sostegno concreto al reddito – dice Daniele Michelini (nella foto) portavoce della categoria - ed il blocco della tassazione per il periodo di riferimento. Ci auguriamo, infatti, che i provvedimenti relativi alla gratuità del suolo possano essere estesi anche ai prossimi mesi. Ad oggi il Governo purtroppo non si è pronunciato su un sostegno concreto a questa categoria, così come ha fatto per altri settori".

La Cna fa notare che in un perio la Regione Toscana ha istituito poi il tesserino per gli hobbisti, in seguito alla modifica del Codice del Commercio. "Come è noto – prosegue Daniele Michelini - all’hobbista è permesso di commercializzare merci da lui stesso prodotte. Per noi questa è un’attività che lede i diritti di chi lavora con partita iva, pagando regolarmente le tasse. In un momento così delicato ci aspettavamo che la Regione emanasse atti concreti in favore dei lavoratori che assicurano continuità ai mercati e alle attività su suolo pubblico. Purtroppo non è stato fatto, anzi, si è ritenuto più opportuno incentivare una categoria non professionale piuttosto che supportare i lavoratori".