Ex Tabarracci, il Comune acquista le case

Saranno destinate all’emergenza abitativa. Già avanzata la proposta irrevocabile al curatore fallimentare della Patrimonio

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Il Comune ricomprerà le case destinate all’emergenza abitativa dell’ex Tabarracci: l’amministrazione Del Ghingaro ha infatti ha deliberato la formalizzazione di una proposta irrevocabile di acquisto al Curatore del Fallimento Viareggio Patrimonio per 1milione di euro, per la quale è già stata predisposta e approvata con delibera di giunta una specifica variazione di bilancio. Gli atti dovranno adesso essere sottoposti al consiglio per la formalizzazione del tutto. "Tornare in possesso delle case destinate all’emergenza abitativa è stato da sempre obiettivo prioritario di questa amministrazione – dichiara il nuovo assessore al Welfare Sara Grilli -. Dopo l’uscita dal dissesto e il bilancio finalmente in ordine, abbiamo potuto approvare un atto che si inserisce nel percorso di riacquisizione di quel patrimonio immobiliare incautamente conferito nel 2006 alla Viareggio Patrimonio poi fallita". Il fabbricato ha trovato origine dalla ristrutturazione e cambio di destinazione di una porzione dell’ex Ospedale Tabarracci, avvenuta in seguito ad una delibera di giunta del 17 luglio 2007, con la quale venne approvato il progetto esecutivo dei lavori di “Recupero edilizio del padiglione 5º dell’ex Ospedale Tabarracci per realizzazione di struttura per l’emergenza abitativa”. In tutto venti unità immobiliari che, a seguito del fallimento della società Viareggio Patrimonio srl, risultano inserite tra i cespiti attivi oggetto di cessione. Si tratta di beni immobili destinati tutti, con vincolo specifico, all’emergenza abitativa e con contratti di locazione (a condizioni agevolate) con scadenza al prossimo agosto-settembre 2023. "Un patrimonio che non si disperde – conclude l’assessore Grilli -, e soprattutto la tutela dei soggetti più deboli che tuttora abitano la struttura e con contratti prossimi alla scadenza. Persone, famiglie, che per anni hanno vissuto con l’incertezza delle aste e che adesso potranno finalmente avere risposte concrete. Oggi la città può davvero essere orgogliosa".

R.V.