
Il Consiglio di Stato ha confermato la bontà della previsione di esproprio contestata da uno dei privati proprietari di un terreno dell’area retrodunale. A questo punto il Comune è ancora più motivato alla realizzazione del maxi parco urbano che potrebbe essere completato nel 2025. Un obiettivo a cui l’amministrazione lavora da tempo: dopo aver liberato la zona dal luna park il Comune ha infatti acquistato un lotto da 25mila metri quadrati (già riqualificato con piantumazioni e impianto di irrigazione) confinante col terreno da 37mila lato Viareggio, e con un altro da 14mila lato Massa. Il proprietario di quest’ultimo ha presentato ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato che ha confermato la sentenza del tribunale amministrativo in relazione all’esproprio, avviato con l’adozione del Piano Operativo. Il Comune, difeso dall’avvocato Marina Vannucci, ha ribadito innanzi al Consiglio di Stato la legittimità delle proprie scelte pianificatorie, evidenziando come la localizzazione non potesse essere che individuata in quella specifica zona in quanto pensata per la realizzazione di un’area retrodunale. Il Consiglio di Stato ha ritenuto meritevole la scelta di riqualificare l’area, anche come veicolo di proiezione identitaria dell’ente. Il Comune ha altresì dimostrato al giudice di secondo grado, l’attualità dell’interesse alla realizzazione dell’opera pubblica, avendo già acquisito la parte centrale del macro lotto e iniziato sulla stessa delle opere di piantumazione.
"La sentenza – dichiara il sindaco Bruno Murzi – conferma la validità del nostro progetto volto alla realizzazione di un parco nell’area retrodunale e che deve necessariamente passare da una pratica di esproprio per pubblica utilità. Si tratta di una notizia importante che ribadisce la legittimità delle scelte di
questa amministrazione fin dalla adozione del piano operativo del 2022, fondamentali per recuperare un’area per molti anni in abbandono. La sentenza accelera e rafforza il nostro progetto di costruire un parco di ampie dimensioni. Convocherò separatamente i due privati proprietari dei due terreni per valutare i margini di una cessione bonaria prima di procedere all’esproprio. Questo inciderà molto sui tempi: se ci sarà un’intesa per inizio 2025 il parco sarà completato"
Francesca Navari