Ennesima rissa a Lido, giovane in ospedale

Il ragazzo, non ancora maggiorenne, ha raccontato di aver ricevuto un colpo in faccia. I medici hanno riscontrato la rottura del setto nasale

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LIDO DI CAMAIORE

E’ successo ancora, di veder sfrecciare sul lungomare del Lido l’ambulanza e le pattuglie dei carabinieri. E’ successo ancora, l’ennesima lite tra ragazzini finite a botte. Sabato, poco prima di mezzanotte, un giovane, neppure maggiorenne, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Versilia.

Ha raccontato di aver avuto un diverbio con un coetaneo, e in quella discussione avrebbe rimediato un colpo al volto. Abbastanza forte da rompergli il setto nasale. I carabinieri della stazione del Lido, intervenuti su segnalazione del centralino del 118, adesso sono a lavoro per capire i contorni dell’episodio, cominciato in riva al mare e terminato in Passeggiata. Stanno indagando per risalire dunque all’autore dell’aggressione.

Ma intanto tra residenti, commercianti e imprenditori, continua a montare l’insofferenza. "E’ così ogni volta, ogni fine settimana succede qualcosa. Siamo esasperati" si sfoga un bagnante mentre è impegnato a raccogliere i cocci di una bottiglia di vodka, infranta sul marciapiede. La notte, quella infinita dei week-end, è scandita dalle grida, dalla musica sparata dalle casse bluetooth. Dalle scorribande, ma anche dalle ragazzette che si trasformano in vandalismi. Dagli accessi che sfociano in sfoghi violenti. E per fermare questa escalation, iniziata con la fine del coprifuoco, con la maxi rissa nella piazza del Pontile, sono stati potenziati anche i controlli.

Lo scorso fine settimana i militari con gli agenti della Municipale hanno pattugliato tutto il lungomare, soffermandosi sui luoghi della movida. L’hanno fatto in divisa, ma anche in borghese: per poter vedere da vicino le abitudini e gli eccessi dei ragazzi. Nell’ambito di questi servizi straordinari le forze dell’ordine hanno sorpreso due baristi a servire bevande superalcoliche a minorenni. Uno aveva appena 14 anni, l’età per prendere il patentino. Per questo è scattata nei confronti dei locali una sanzione amministrativa, oltre alla denuncia penale. E i controlli proseguono, per tentare di frenare gli eccessi. "Ma le forze dell’ordine non hanno la patria potestà, sta ai genitori – ha detto nei giorni scorsi il comandante della Municipale, Claudio Barsuglia – controllare quello che fanno i figli".

Mdc