Mattarella ricorda l'eccidio di Stazzema: "Difendere i diritti da ogni minaccia"

Casellati: "Un monito per le future generazioni". Fico: "Ecco dove può spingersi la disumanità. Chiudere certe ferite con la verità storica e giudiziaria"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Stazzema (Lucca) ,12 agosto 2018 -  "Sant'Anna di Stazzema è nel cuore degli italiani. Lo spaventoso eccidio nazifascista, compiuto il 12 agosto di settantaquattro anni fa, costituisce uno dei vertici di più sconvolgente disumanità che la guerra seppe toccare, destando orrore tra gli orrori". Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del ricordo della strage nazifascista. "Al tempo stesso - prosegue - la fermezza e la dignità mostrate dalla popolazione di Sant'Anna nel ricostruire la comunità dopo l'immane tragedia e nel trasmettere ai giovani il ricordo e i valori fondamentali della vita hanno consentito di accumulare tesori preziosi per il Paese intero, il suo tessuto democratico, la sua cultura di pace. In questo giorno di ricorrenza, desidero esprimere il rinnovato dolore per le tante vite innocenti così crudelmente martoriate, e insieme i sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime, ai discendenti, a tutti coloro che oggi partecipano alle celebrazioni di Sant'Anna di Stazzema".

Il capo dello Stato aggiunge che "il commosso saluto della Repubblica si unisce a quello di tutti gli italiani e di tutti gli europei che considerano irrinunciabile quel patrimonio di libertà, di diritti, di solidarietà che, dopo la Liberazione, i nostri popoli sono riusciti a costruire e che siamo sempre chiamati a difendere da ogni minaccia. Una spietata ferocia si accanì allora su bambini, donne, anziani inermi, spezzando sentimenti e speranze, oltraggiando i loro corpi, occultando ogni segno di umanità negli stessi aguzzini. A tanto può giungere la violenza, l'odio, la smania di dominio: questa memoria consegna alle nostre coscienze un monito che mai può essere cancellato. Sta ora al nostro impegno e alle nostre responsabilità, personali e collettive, rafforzare nei tempi nuovi la cultura della vita, la pace tra uomini e popoli liberi, la solidarietà necessaria per dar vita a uno sviluppo davvero condiviso e sostenibile".

Da parte sua, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolinea che «l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema rappresenta una delle pagine più feroci del nazifascismo in Italia. A distanza di 74 anni il ricordo è ancora vivo nella memoria collettiva del nostro Paese e rappresenta un monito per le future generazioni. Beni preziosi come la libertà e la democrazia portano i segni di tante sofferenze e sono un patrimonio da difendere con l'impegno quotidiano di ognuno di noi. In questo giorno che rinnova il dolore sono vicina ai familiari delle vittime innocenti e a quanti oggi testimonieranno in ogni forma il loro »no« a una crudeltà che si accanì anche sulle donne e su 130 bambini e che non può e non deve essere dimenticata».

Secondo il presidente della Camera, Roberto Fico, «ricordare l'atroce eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema significa ricordare fin dove può spingersi la disumanità. Un pensiero alle 560 vittime innocenti e ai loro cari che hanno sofferto e lottato per la verità. Il lavoro della magistratura negli ultimi vent'anni e l'impegno della commissione parlamentare d'inchiesta ci ricordano quanto sia importante provare chiudere certe ferite svelando la verità, storica e giudiziaria». Parole che Fico ha affidato alla sua bacheca di Facebook. «Un segnale importante in questa direzione -aggiunge- è rappresentato dalla declassificazione dei documenti relativi ai crimini nazifascisti, contenuti in quello che è tristemente noto come armadio della vergogna.