Donazioni spontanee da inviare in Ucraina

Nataliya ha ricevuto altri vestiti, cibi e medicinali che partiranno con un Tir. Il centro è al "Girasole" in via Mazzini. "Servono alimenti in scatola"

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La Pasqua della solidarietà e’ stata anche un gesto di solidarietà verso il popolo ucraino. E così un altro viaggio e’ stato organizzato mentre un carico era arrivato nei giorni scorsi e distribuito nei luoghi più martoriati. Senza acqua luce .

A metà settimana un altro carico di merce partirà per l’Ucraina per far arrivare alla popolazione in ginocchio e stremata da oltre 50 giorni di conflitto generi alimentari e medicinali. E Viareggio da quando il conflitto scatenato dalla Russia è iniziato non ha fatto mancare solidarietà e generosità. Ognuno per quello che può fare e dare. Nel pomeriggio del Sabato Santo nel negozio di alimentari Il Girasole in centro la titolare Nataliya Buthuska di nazionalità ucraina, da oltre venti anni in Italia e da alcuni a Viareggio, ha ricevuto atti e gesti di solidarietà. Sono arrivati capi di abbigliamento nuovi e essenziali da una signora che li ha consegnati con generosità e premura. Pigiami,calze e altri indumenti che arriveranno in Ucraina grazie a viaggi di volontari ucraini che raggiungono la nostra nazione caricano e ripartono. Una volta arrivati nella nazione martoriata e allo stremo distribuiscono tutto. “Volevamo mandare ai nostri connazionali dolci per la Pasqua come simbolo di pace e di vicinanza e come segno di speranza. Ma Sergio uno dei volontari che sta facendo i viaggi ha spiegato che la situazione è talmente drammatica e tragica che ora sono necessari generi alimentari in scatola. Cibo che si può mangiare senza bisogno di essere cotto. La popolazione non ha luce non ha acqua. Quindi chi può doni cibo in scatola.latte acqua pane“, racconta Nataliya che fin dal primo giorno della guerra sta cercando di dare una mano ai connazionali.

“Con i generi alimentari sono necessari i medicinali. La situazione e’ disastrosa”, dice. A Viareggio invece sono necessari alloggi per gli Ucraini che continuano a arrivare. Chi arriva e’ disposto a essere utile perché nessuno di loro vuole la elemosina. Sono persone che vogliono lavorare per quello che e’ possibile. Hanno dignità e sono pronti a fare i mestieri che possono fare. “Cerchiamo alloggi perché gli arrivi sono ancora tanti. Viareggio e la Versilia si sono dimostrati generosi“, dice la donna. E in questi giorni pasquali gli Ucraini che vivono sul territorio pregano. ”Noi ci affidiamo al Signore perché il conflitto cessi. Ma la nostra preghiera e ‘perché la Ucraina vinca la guerra e torni a essere libera . Vogliamo vincere solo in questo modo possiamo vivere in pace”, racconta Nataliya . Lei ogni giorno quando sente i familiari che vivono in Ucraina. Lei vive il conflitto da vicino e dice che “stanno accadendo cose ben più terribili di cosa sappiamo”. E prosegue nel suo impegno della raccolta di cibo e medicinali. Ogni piccolo gesto e’ importante. “Aiutateci capisco che dopo 50 giorni tutto e’piu difficile ma ogni carico che arriva in Ucraina regala la speranza a chi non ha più niente per vivere”

Maria Nudi