Mare inquinato, la Regione sospende l'uso dell'acido peracetico

A Gaia finanziamento di oltre 100 milioni per il sistema fognario

Il quadro dell’Arpat è sconfortante. A Viareggio riguarda tutta la fascia di ponente dalla Burlamacca fino alla fossa dell’Abate

Il quadro dell’Arpat è sconfortante. A Viareggio riguarda tutta la fascia di ponente dalla Burlamacca fino alla fossa dell’Abate

Viareggio, 20 aprile 2018 - Confermato il maxifinanziamento di 100 milioni da parte di Gaia per la realizzazione della rete fognaria, mentre i Comuni annunciano un programma straordinario di attività di controllo sugli scarichi abusivi. Allo stesso tempo la Regione, in seguito a un parere espresso dall'Istituto Superiore di Sanità, sospende la sperimentazione con l'acido peracetico. Questi i risultati dell'incontro odierno del Comitato di Sorveglianza convocato dalla Regione Toscana per il monitoraggio degli adempimenti all'Accordo di Programma sulla balneazione del 2014.

Nel fare il punto della situazione, in riferimento agli interventi relativi alla depurazione, Gaia SpA ha comunicato il definitivo conseguimento del maxi finanziamento di oltre 100 milioni di euro che interessa, fra le altre, opere di infrastrutturazione e adeguamento del sistema fognario e del sistema dei depuratori esistenti sulla costa versiliese e sulla zona apuana. Gaia ha anche fornito lo stato dell'arte sul rispetto del cronoproganmma evidenziando una conclusione delle opere per il 2020.

Sugli adempimenti dei Comuni relativi ai controlli sugli scarichi abusivi di fognatura nera all'interno della fognatura bianca, i Comuni, (fra i quali i più interessati Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi), hanno preso l'impegno, attraverso l'attivazione del tavolo tecnico previsto dallo stesso accordo di programma, di fornire entro maggio un programma straordinario di attività che nell'arco di uno o due anni sia in grado di dare un contributo significativo all'operazione.

Riguardo la sperimentazione dell'acido peracetico, la Regione Toscana ha informato il tavolo del parere espresso a riguardo dall'Istituto Superiore di Sanità, a seguito di un puntuale quesito, proponendo al tavolo di sospendere l'attività nelle idrovore e attivare contestualmente un confronto con i due Ministeri competenti, Sanità e Ambiente, l'ISS, l'Università di Pisa incaricata del progetto e le strutture regionali. Sarà quella la sede dove condurre tutti i risultati dell'attività fin qui svolta e individuare un percorso condiviso.

 

 

 

 Siamo  già in un mare di guai. La stagione che sboccia, il sole caldo che ci spinge a piedi nudi fino alla battima... E il primo campionamento sulla qualità dell’acqua che sconquassa questa poesia registrando, già al primo prelievo dell’anno, uno sforamento dei limiti di Escherichia Coli. L’arcinoto batterio fecale, che i Comuni tentano di annientare a colpi sperimentali di acido peracetico, è tornato a minacciare la balneazione in Versilia. A Pietrasanta è già scattato il primo divieto di tuffi (seppur prematuri), Viareggio invece tenta il dribbling.

Arpat a 24 ore dai prelievi (svolti martedì 17 aprile), mercoledì 18 tramite posta certificata ha dato opportuna segnalazione ai comuni coinvolti dagli sforamenti: la costa di Viareggio – oltre due chilometri, dal lato Nord del canale Burlamacca fino al versante Sud della Fossa dell’Abate – e Pietrasanta. A questo giro si salva Camaiore. E anche Forte dei Marmi, che vive in un’oasi antibatterica lontano dalle foci che scaricano in mare di tutto. Compresi gli scarichi selvaggi carichi di inquinamento organico. A proposito, dopo un’attesa lunga 4 anni Gaia ha ottenuto un finanziamento da 105milioni di euro, la metà dei quali utili per completare i lavori alle fognature della rete.

A Pietrasanta, come da protocollo, l’amministrazione commissariale ieri ha emesso il divieto temporaneo di balneazione in prossimità dei fossi di Fiumetto e di Motrone. Dove proprio a giorni dovrebbe partire la sperimentazione col peracitico. A Viareggio – dove nell’area della Marina di Ponente è stato registrato un valore di Escherichia pari a 1935mpn/100 ml, quattro volte sopra il limite di guardia fissato a 500 – prima di firmare il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha atteso le contro analisi di Arpat (che arriveranno oggi). La decisione di chiedere un supplemento d’indagine, se così si può dire, nasce dalla nota ricevuta mercoledì (il giorno dopo il campionamento svolto di Arpat) dal Consorzio di Bonifica, che, attivato da una segnalazione, ha effettuato con il suo personale un sopralluogo in via Pisana riscontrando «uno sversamento di sostanze presumibilmente inquinanti». Dunque a fronte dell’informativa del Consorzio di Bonifica il sindaco, invece di emettere l’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione, ha richiesto ad Arpat di attivare la procedura per valutare l’ipotesi di «inquinamento di breve durata». Già ieri i tecnici dell’Autorità regionale per la protezione ambientale hanno ripetuto i campionamenti, e oggi arriverà il responso. Che se sarà negativo imporrà anche a Viareggio di emettere l’ordinanza. Sì, un brutto deja-vu alla vigilia del ponte del 25 aprile.

Mdc