Controanalisi ok, divieti di balneazione revocati

Balneazione ripristinata a Viareggio, domani anche a Pietrasanta

La buona qualità delle acque è stata certificata da Arpat

La buona qualità delle acque è stata certificata da Arpat

Viareggio, 20 aprile 2019 - Il famoso gol in zona Cesarini è arrivato, salvando il risultato. In questo caso l’immagine della Versilia, insieme alla sua economia. Merito delle controanalisi di Arpat, il cui esito favorevole ha consentito nella giornata di ieri al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro di revocare il divieto di balneazione nella Marina di Levante. Nonostante un buon valore di escherichia coli, pari a 86 unità per millimetro (il limite consentito è 100), l’ordinanza era stata necessaria a causa dello sforamento del parametro degli enterococchi intestinali (246 a fronte di un limite massimo di 200). A Motrone invece, dove i valori erano risultati, rispettivamente, pari a 404 e 216, la firma della revoca da parte del sindaco Alberto Giovannetti è attesa oggi: ieri sul sito di Arpat sono stati pubblicati dati confortanti, ma al Comune non era ancora arrivata la comunicazione formale da parte di Arpat, la quale annuncia un’altra bella notizia.

Facendo un confronto con il quadriennio 2014-2017, la stagione 2018 è risultata infatti in netto miglioramento, con il livello di oltre il 97% delle aree di balneazione toscane e del 99% dei chilometri di costa definito «eccellente». E’ il report del controllo delle acque di balneazione ad aver sancito un 2018 senz’altro positivo, con un aumento di circa il 4% delle aree «eccellenti» rispetto al 2016, a cui va aggiunto il passaggio di 12 aree (in Versilia solo Fiumetto nord) da «buone» ad «eccellenti», una sola rimasta «sufficiente» e nessuna «scarsa». In questo modo la Versilia compie un piccolo salto in avanti dato che su 21 aree di balneazione quelle «eccellenti» sono passate da 19 a 20.

"Gli episodi di inquinamento – ricorda in proposito Arpat – sono dovuti alle condizioni meteo, molto instabili rispetto agli anni precedenti, con precipitazioni abbondanti che hanno favorito l’apporto di carichi inquinanti dai corsi d’acqua al mare. Il tutto di pari passo con le criticità legate ai sistemi di trattamento e collettamento delle acque reflue, allo stato delle fognature e degli impianti di sollevamento, nonché l’assenza di fognature o allacci ai depuratori, scarichi non autorizzati e commistione di acque nere e bianche".