Finisce un’era: dopo 28 anni Monciatti lascia la Misericordia

Rimane al vertice di Rete Versilia che rischia il fallimento

Roberto Monciatti

Roberto Monciatti

Viareggio, 6 maggio 2015 - C’è sempre un inizio e una fine. Nel 1987, era stato eletto presidente. Ieri, dopo 28 anni al timone della Misericordia, Roberto Monciatti ha lasciato l’incarico, firmando la lettera di dimissioni. Un giorno storico, visto che per i suoi detrattori Monciatti aveva incollata al fondoschiena la sedia più importante nella stanza del Magistrato. Dimissioni, dunque. Una scelta che - per i suoi contestatori anche interni alla Confraternita - era diventata «non più procrastinabile». Monciatti si è fatto da parte lasciando anche la presidenza della Fraternitas e della Sosemi (società in liquidazione) che facevano parte del «sistema» Misericordia. Monciatti rimane però al vertice di Rete Versilia: per l’emittente televisiva, il Tribunale ha da tempo avviato la procedura di fallimento. Nella tarda serata di ieri è arrivato anche questo annuncio. L’emittente rischia quindi di finire quanto prima in liquidazione. Si attendono le altre decisione del Tribunale fallimentare.

"Le mie dimissioni? Una scelta responsabile - ha detto Monciatti -: le ho date per il bene della Misericordia che deve andare avanti al di là della presenza o meno di Roberto Monciatti. Ho sempre lavorato nell’interesse della gente e di chi aveva bisogno. Errori? Alzi la mano chi non ne ha mai fatti nella sua vita. Lascio con la coscienza apposto». Roberto Monciati era diventato presidente nell’estate del 1987, una vita fa insomma. E con il fervore di quei giorni era riuscito a trovare la formula per dare impulso alla crescita dell’universo del volontariato cattolico. La Misericordia aveva ottenuto importanti donazioni grazie alle quali Monciatti era riuscito a creare un piccolo universo sociale e sanitario attorno alla storica sede di via Cavallotti. Con il passare del tempo, Monciatti aveva diversificato il suo impegno: la Miseridordia con società create all’occorrenza si era gettata nel mondo dell’etere, con stazioni radio e televisive legate a Rete Versilia. Aveva anche varcato il monte Quiesa quando il digitale era diventato la nuova «terra promessa». Ma proprio i primi guai televisivi - che sono continuati nel tempo - hanno finito per indebolire l’impalcatura sulla quale si reggeva la Misericordia. Il resto è storia degli ultimi mesi con il commissariamento della Confraternita viareggina (con Paolo Gragnani nella stanza dei bottoni) e Roberto Monciatti defilato. Fino alla firma delle dimissioni. C’è chi brinda e chi è sinceramente dispiaciuto.