Morto in un incidente contro un cinghiale, tanta commozione ai funerali di Dario Volpe

Amici e colleghi si sono stretti a i familiari del 55enne rimasto vittima di un incidente: "Era un esempio per tutti"

Dario Volpe, 55 anni, morto tragicamente in un incidente contro un cinghiale

Dario Volpe, 55 anni, morto tragicamente in un incidente contro un cinghiale

Forte dei Marmi (Viareggio), 31 luglio 2022 - Tanta commozione ieri pomeriggio alla chiesa di Sant’Ermete, a Forte dei Marmi, per l’ultimo saluto a Dario Volpe, il 55enne rimasto vittima di un tragico incidente stradale nella prima serata di giovedì. Volpe stava tornando in auto verso la Darsena, dove abitava, dopo aver passato qualche ora in compagnia di un amico a Torre del Lago: stava percorrendo il Viale dei Tigli ed era ormai arrivato all’altezza di Villa Borbone, quando un cinghiale è sbucato fuori all’improvviso dalla vegetazione. L’uomo lo ha centrato in pieno, e la potenza dell’urto lo ha portato a schiantarsi contro un albero. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per lui non c’è stato niente da fare.

Viveva in Darsena da una trentina d’anni, Dario, ma ieri il suo ultimo viaggio lo ha portato là dove era cresciuto: a Forte dei Marmi, dove la sua famiglia è conosciuta e benvoluta da tutti. Papà Fernando era un’istituzione come dirigente di calcio. E pure Dario, una volta diventato adulto, si era guadagnato la stima di chi lo conosceva grazie alla sua grande dedizione al lavoro e alla premura che riservava alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi della Toscopesce, dove lavorava da tanti anni dopo una prima esperienza a Forte dei Marmi nella pescheria di famiglia.

Una piccola folla di amici e colleghi ha sfidato il sole del primo pomeriggio di ieri per tributare un ultimo omaggio a quell’uomo così riconoscibile, con i caratteristici occhi a fessura, e per lasciare una carezza, concreta o figurata, alla mamma, al fratello, e soprattutto ai figli e al nipotino, il suo grande orgoglio. L’ultima vittima del Viale dei Tigli, dove le lapidi e i fiori si susseguono a un ritmo che dovrebbe far riflettere. Dario è l’ultimo di una lunga serie. E la sua assenza ha già lasciato un vuoto incolmabile nei tanti che gli volevano bene.