Viareggio, il sindaco: "In caso di bisogno richiudo la Passeggiata"

Del Ghingaro pronto ad attuare il nuovo decreto Conte. Gli altri sindaci sollevano problemi e criticano lo scaricabarile del Governo

Il sindaco Del Ghingaro (Umicini)

Il sindaco Del Ghingaro (Umicini)

Viareggio, 20 ottobre 2020 - «La situazione è grave ma non seria", diceva dell’Italia Ennio Flaiano. Infatti dopo le proteste dell’Anci, l’associazione dei Comuni, dal Dpcm Conte è sparito il riferimento ai poteri dei sindaci per il coprifuoco dopo le 21 in zone troppo affollate. Ma di fatto il potere sanitario dei sindaci resta intatto, anche se i primi cittadini della Versilia hanno posizioni differenti. Tra questi Giorgio Del Ghingaro è pronto a chiudere piazze e strade, finanche la Passeggiata, se ce ne sarà di nuovo bisogno. "A questo punto – osserva il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto , professore di diritto amministrativo all’Università di Pisa – il potere di chiudere strade e piazze rimane nell’ambito dell’ordine pubblico e sicurezza. Cioè riguarda il possibile intervento dei prefetti, e quindi il nuovo decreto cambia poco. Mi pare che sia un avviso ai naviganti, comportatevi bene se no si chiude di nuovo tutto". Quindi, in caso di divieti di zona, chi andrà a farli rispettare? Ci sono le truppe per eseguire i controlli? "Il problema vero – ammette Del Dotto – sono proprio i controlli. Le palestre sono emblematiche. Ha detto Conte che non tutte rispettano le norme, e ha dato sette giorni per adeguarsi oppure le chiude. Evidentemente finora né il Governo né altri hanno fatto verifiche. Perché conosco gente che per lavorare ha ristrutturato tutto, e vogliamo farla chiudere di nuovo perché qualcun altro non rispetta i protocolli sanitari?". Il problema sollevato da Del Dotto illumina anche il settore ristorazione. Per evitare la movida alle 18 cessano le consumazioni al banco nei bar. Ma che vantaggio sanitario deriva dal chiudere i ristoranti alle 24 e non all’una di notte? I ristoranti, per stare aperti, hanno introdotto il distanziamento dei tavoli e altri accorgimenti sanitari. Quindi il rischio contagio delle 22,30, o delle 13, è uguale a quello che ci sarebbe a mezzanotte e mezza. Con la differenza che ora i ristoratori annunciano che proveranno ad anticipare il primo turno serale, per vedere di farne due: più concentrazione oraria dei clienti, maggior rischio. Per di più chi abita a Firenze e va a cena a Firenze fa un viaggio breve, può anche essere alle 19.30 coi piedi sotto il tavolo e a mezzanotte ha comodamente finito la cena. Ma la Versilia campa di forestieri, i quali potrebbero anche rinunciare a partire prestissimo per venire a mangiare il pesce. Al contrario di Del Dotto, Alberto Giovannetti vede nel Dpcm innovazioni sostanziali: "Trovo corretta la decisione del Governo di conferire ai sindaci più poteri per la gestione del rischio assembramento e della movida. Ogni territorio è diverso ed il Governo non può conoscere ogni singola realtà, e le criticità di Pietrasanta con piazze o zone dove la movida è più movida che altrove. Se insieme all’autonomia arrivassero anche più risorse saremo tutti molto più contenti". «Al momento - continua - le cose restano invariate. Non vedo grossi problemi, se rispettiamo regole, distanziamento, mascherine. Pietrasanta non ha numeri preoccupanti, facciamo i controlli e riprendiamo le persone e alcuni giovani che non rispettano le precauzioni. La polizia municipale hanno trovato due giovani senza, e ci sono già alcune multe. I giovani devono pensare al proprio bene e a quello dei familiari. Però non creiamo il panico, la vita e gli eventi vanno avanti coi protocolli di sicurezza". E mentre il Ministero degli Interni, dopo le polemiche dell’Anci, assicura che i sindaci nelle loro decisioni sul coprifuoco verranno supportati dalle Prefetture, il sindaco del Forte Bruno Murzi rilancia le sue perplessità: "Noi sindaci facciamo le chiusure se ci danno il personale. Nei piccoli Comuni i vigili smettono il servizio alle 20, allora dalle 21 in poi che facciamo? La realtà è che tanti sindaci non potranno fare nulla. Certo, ci sono carabinieri e poliziotti, ma i sindaci devono avere i mezzi altrimenti va a finire come per i mercati: ci danno il potere di chiuderli, scaricano su di noi la responsabilità, ma non pensano a darci gli strumenti per agire". Di questo non si preoccupa Giorgio Del Ghingaro , già pronto a chiudere all’occorrenza eventuali zone rosse di Viareggio: "Il governo ci dà la possibilità che di fatto ho già esercitato chiudendo Passeggiata e Marine a primavera, quando il rischio Covid era veramente alto. Ritengo positivo questo stimolo alla salvaguardia della salute dei cittadini. Se ci sarà la necessità, e speriamo di no, prenderò questi provvedimenti senza grandi preoccupazioni. Però il tentativo maldestro di scaricare sui sindaci tutta la responsabilità locale del contenimento del Covid poteva essere risparmiata, facendo qualcosa di più coordinato e collaborativo, per fare un lavoro omogeneo in tutti gli enti locali. Comunque considero in modo positivo i provvedimenti che danno più responsabilità ai sindaci, li eserciterò per la salute dei miei concittadini".