Corte costituzionale Impugnazione ko

La Consulta ha giudicato inammissibile l’atto presentato da Zucconi & Co. contro il Consiglio di Stato

E prima che la maggioranza governativa, di cui non fa parte Fratelli d’Italia, prendesse la decisione di rinvio sugli indennizzi delle aste, la Corte Costituzionale ha esaminato in camera di consiglio, l’ammissibilità del conflitto proposto da sette componenti della Camera dei deputati – tra cui l’onorevole Riccardo Zucconi – contro due sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato in materia di concessioni balneari. In attesa del deposito della pronuncia, l’ufficio comunicazione e stampa della Corte fa sapere che il conflitto è stato ritenuto inammissibile per difetto di legittimazione dei ricorrenti a far valere prerogative non loro, ma della Camera di appartenenza.

Il ricorso aveva tentato di mettere fuori gioco la sentenza del Cds che aveva fissato il 31 dicembre 2023 termine ultimo per le aste, non più rinviabili (a detta dei giudici). Il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobirigida, ha detto: “La decisione della Corte costituzionale, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Fratelli d’Italia contro le sentenze del Consiglio di Stato, evita alla Consulta di giudicare nel merito l’invasione di campo della magistratura sul legislativo, i cui effetti negativi saranno pagati, questa volta, dalla categoria dei balneari. Un ricorso di un gruppo di parlamentari, rappresentanti di milioni di cittadini, non è sufficiente a difendere le prerogative delle Camere: allora come può il potere legislativo tutelarsi in casi come questi, considerando la varieta’ di posizioni all’interno del Parlamento? In attesa delle motivazioni della decisione, si assiste ad una ulteriore imposizione, dopo quella di un governo non scelto dagli italiani”.