Coronavirus, disastro per il settore lapideo

Confindustria: "Fatturato ko. Cancellati viaggi e visite, i clienti all’estero non vogliono incontrare gli italiani"

Estrazione, lavorazione, export: il settore lapideo è stato messo in quarantena

Estrazione, lavorazione, export: il settore lapideo è stato messo in quarantena

Viareggio, 1 marzo 2020 - Le reazioni all’epidemia stanno colpendo tutti i settori economici. La situazione tra chi lavora con l’estero, come il settore lapideo, in pochi giorni è diventata drammatica. Incontri d’affari cancellati, visite negate, negli Stati Uniti come altrove. La Versilia alla fine del Coronavirus si accorgerà forse di aver sofferto danni gravissimi.

Le ripercussioni non riguardano solo il turismo. Ma i quattro presidenti di Federalberghi delle località versiliesi (Sandra Lupori, Corrado Lazzotti, Paolo Corchia e Maria Bracciotti) s’accodano alla moda nazionale in vigore da anni, e danno la colpa ai giornalisti: "Abbiamo rilevato da parte dei mass media nazionali una comunicazione sul tema Coronavirus isterica e sopra le righe". Non risulta però che alcun giornalista abbia firmato le ordinanze delle zone rosse, o fatto cancellare voli aerei dall’estero.

Gli albergator i versiliesi comunque chiedono a Comuni, Provincia e Regione "misure ad hoc per il sostegno alle nostre imprese", e promettono di essere "pronti ad accogliere con la loro professionalità, resilienza e ospitalità i turisti, con la garanzia di sicurezza del nostro sistema sanitario regionale". Preoccupati per gli effetti sulla filiera moda, di produzione e vendita, sono anche le associazioni Cna Federmoda, Confindustria Toscana Nord, e Confartigianato imprese che temono contrazioni delle vendite e degli ordinativi per la stagione invernale. Anche loro chiedono "interventi straordinari su credito, cassa integrazione e dilazioni fiscali".

Invece – tanto per tornare al tema dell’isteria dell’informazione – Cna Marmo annuncia che "i provvedimenti presi per la diffusione del Covid-19 impediranno ai rappresentanti delle imprese di incontrarsi personalmente coi funzionari della Regione e confrontarsi sull’autorizzazione per la lavorazione di inerti e materiali lapidei. A comunicarlo è l’assessore Federica Fratoni in risposta al sollecito inviato dai presidenti Cna di Lucca e Massa". Così il confronto avverrà, secondo Cna, attraverso l’invio delle comunicazioni fra imprese e Regione. La Regione ferma gli incontri tra persone, e i media fanno informazione isterica?

L’isteria è ben altra, reale e non mediatica né virtuale, come scrive Fabrizio Palla, presidente della sezione lapidei di Confindustria Nord: "Negli ultimi tre giorni siamo stati travolti da una valanga di cancellazioni di visite di clienti. Io stesso dovevo partire per gli Stati Uniti, ma molti clienti hanno cancellato gli appuntamenti o mandato messaggi più o meno delicati per comunicare che in questo momento le visite degli italiani non sono tra le più gradite. Sta crollando il fatturato".

"Anche gli acquisti di pietra dall’estero, che lavoriamo, sono stati messi in quarantena – aggiunge Palla – I nostri funzionari non possono viaggiare, non sono graditi, non possono recarsi in molte delle cave estere dove compriamo i blocchi. E rischiamo penali per i ritardi nelle consegne. Chiediamo al Governo un tavolo di confronto per rispondere con messaggi positivi e costruttivi verso la comunità internazionale". Palla chiede anche iniziative per gli aiuti dalle banche, e la dilazione dei versamenti previdenziali e tributari.

b.n. © RIPRODUZIONE RISERVATA