Controlli, altra raffica di denunce. Anche il titolare di un ristorante

In quindici sorpresi a eludere il decreto sui divieti per il coronavirus

Attenti: chi sgarra rischia multe severe ma non solo (foto Umicini)

Attenti: chi sgarra rischia multe severe ma non solo (foto Umicini)

Viareggio, 27 marzo 2020 - Ancora controlli della Polizia nell’ambito dei servizi di contrasto relativi al Covid-19. E purtroppo continuano a non mancare episodi che hanno dell’incredibile. Una pattuglia ha notato che in ristorante che si trova in Darsena, il titolare ed un’altra persona (attraverso tende trasparenti che traevano in inganno e lasciavano presumere che il locale fosse aperto) erano comodamente seduti a bere vino e degustare frutta vedendo intanto, un film alla televisione. La giustificazione fornita dai due era che stavano effettuando dei lavori di manutenzione. Comunque in totale sono altre 15 le persone denunciate dagli uomini del Commissariato di Viareggio a Capezzano Pianore, in centro città e a Torre del Lago: tutte avevano improbabili giustificazioni, tutti ostinatamente convinti di riuscire ad eludere il decreto, e lontani dalla finalità della normativa che è quella di autotutela e tutela della salute.

Intanto arrivano anche i dati dei controlli effettuati dalla Polizia Municipale di Camaiore. A partire dall’11 marzo scorso sono stati effettuati 400 controlli alle persone sulle strade e ben 2415 sulle attività commerciali, sia per verificare il divieto di assembramento, sia per accertare l’effettiva chiusura di quelle non essenziali. Le denunce elevate per il momento sono 8, mentre il sindaco Del Dotto ha scritto al Governo al fine di segnalare la possibilità di organizzare un sistema di censimento della frequenza della spesa dei vari nuclei familiari.

«C’è ancora troppa gente che va fare la spesa tutti i giorni e questo non è tollerabile - spiega il primo cittadino -. Siamo al fianco di commesse, commessi e banconieri che ci segnalano situazioni davvero incomprensibili con famiglie che, in barba a qualsiasi logica, fanno la spesa tutti i giorni o più, mandandoci in momenti diversi della giornata i vari membri. Ho chiesto inoltre ai supermercati di fornirmi dati relativi al valore medio della spesa pre e post emergenza ed è evidente lo sforzo delle persone per concentrare al massimo le uscite". Ma non è ancora abbastanza per Del Dotto, perché in questi giorni ci sono prodotti che vedono i loro prezzi crescere e il dato va inevitabilmente a inficiare la statistica. "Per questo mi preme di fornire alcune raccomandazioni: limitate al massimo le uscite per le vostre spese, fatevi una lista così da velocizzare gli acquisti e diminuire le attese e soprattutto andate da soli. Invito inoltre a non uscire ogni giorno per prendere prodotti freschi: la spesa si può fare ma non può diventare una scusa per andare a spasso - aggiunge -. E’ per questo che motivo che ho scritto al Governo al fine di segnalare la possibilità di organizzare un sistema di censimento della frequenza della spesa dei vari nuclei familiari, in modo che non ci siano abusi".

«Non possiamo ancora sanzionare questi comportamenti - conclude - ma siamo sicuri di poter fare opera di convincimento presso i nostri cittadini. Fare la spesa è un diritto che nessuno vuol limitare, ma che al contempo non può essere sfruttato per violare il senso di queste norme: quindi stiamo a casa il più possibile e usiamo il buon senso per riorganizzare la nostra vita e aumentare le distanze sociali". R.V. © RIPRODUZIONE RISERVATA