Consorzio mare al voto, quasi certa la ricandidatura di Verona

Elezioni fissate il 4 ottobre, per lui sarebbe il terzo mandato. "E’ il limite massimo consentito dal regolamento, sono pronto"

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Un po’ di stanchezza è fisiologiva dopo due mandati consecutivi, da tre anni l’uno. Ma il desiderio di toccare con mano gli sviluppi della direttiva Bolkestein è troppo forte. Per questo, nove su dieci, il presidente del Consorzio mare Versilia Francesco Verona si candiderà per un terzo mandato (il limite massimo consentito dal regolamento) in vista delle elezioni per il rinnovo del direttivo, in agenda il 4 ottobre alla Misericordia di Tonfano. Anche perché al momento non ci sono altri potenziali candidati, a parte quelli per un posto da consigliere, per rappresentare i 107 stabilimenti della Marina.

"Probabilmente correrò di nuovo – spiega Verona – almeno completo il tris di mandati. Vorrei candidarmi anche per vedere dove va a finire la questione Bolkestein, con le evidenze pubbliche previste entro il 31 dicembre 2023. Per ora non sono state stabilite le modalità delle aste e credo che un anno sia troppo poco per poterle far partire. In caso contrario ci saranno tanti contenziosi che consentiranno di andare avanti ancora un po’, minimo fino alla fine del 2024. Dobbiamo capire cosa farà il nuovo governo, ma tra elezioni e insediamenti i tempi sono stretti. Le evidenze pubbliche sono già previste nel ddl approvato dal governo Draghi ma servono i decreti attuativi che stabiliscano il metodo con cui verranno fatte, la durata della concessione, gli indennizzi da riconoscere a chi perderà la concessione, gli investimenti fatti dai concessionari uscenti e se risulta che sia il reddito principale di sostentamento della famiglia. Insomma, elementi che daranno un punteggio maggiore al concesionario uscente".

d.m.