Cava Fornace, è guerra "Montignoso latitante"

I comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Seravezza uniti nella lotta "Troppo silenzio sulla questione delle possibili conseguenze di inquinamento"

Coro di sconcerto da parte dei comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Seravezza nei confronti dell’assenteismo dell’amministrazione di Montignoso sul tema della discarica di Cava Fornace. Presenti alla seduta della Commissione di controllo Cava Fornace c’erano infatti anche Elisa Bartoli vicesindaco di Pietrasanta, Enrico Ghiselli assessore all’ambiente di Forte dei Marmi e Dino Venè assessore all’ambiente di Seravezza. "Dopo la notizia del ricorso al Tar da parte del comune di Pietrasanta, in merito alle procedura di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della discarica di Cava Fornace – informa la commissione – nessuna comunicazione in merito alle intenzioni dell’amministrazione di Montignoso: oltretutto i consiglieri di maggioranza e l’assessore all’ambiente montignosini continuano a disertare da diversi mesi le sedute di commissione di controllo, senza alcuna giustificazione. Eccezion fatta per gli avvisi di impossibilità a presenziare del consigliere Marino Petracci, che è stato anche l’unico presente della maggioranza montignosina, ma una sola volta nelle ultime cinque convocazioni della commissione. Il comportamento dell’amministrazione Lorenzetti è irrispettoso e dimostra totale immobilismo sul tema. Quali sono le intenzioni del sindaco in merito alla delicata situazione sulla gestione dei rifiuti, aggravata dalle recenti indagini che hanno colpito gli uffici della giunta regionale? Intanto la Commissione Europea per le Petizioni riunitasi di recente a Bruxelles – proseguono i referenti dei comuni versiliesi – ha deciso di tenere aperta la petizione su Cava Fornace, chiedendo ai comitati promotori ulteriori dossier sul tema del presunto inquinamento della falda acquifera e delle possibili ricadute sulla vicina zona protetta dell’Area di Porta.L’auspicio di maggior attenzione sull’attività della discarica è allargato anche all’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni: la speranza è che venga riconsiderata la decisione di non procedere con il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in un momento in cui le indagini della magistratura stanno gettando ombre pesanti sulla gestione dei rifiuti in Toscana".