carro funebre
Seravezza, 31 gennaio 2020 - E’ un dentista della provincia di Reggio Emilia l’autore del macabro scherzo ad un noto avvocato versiliese che si è visto ’recapitare’ a casa un carro funebre con tanto di becchino. E’ stata più semplice (e inaspettata) del previsto la scoperta del responsabile del gesto: prima infatti della verifica dell’intestazione dell’utenza che risultava al centralino della Misericordia di Seravezza, lo stesso avvocato ha fatto un rapido controllo incrociato con la propria rubrica telefonica, scoprendo che quel cellulare era solo uno dei tanti numeri appartenenti ad un suo cliente.
Quest’ultimo era solito utilizzarne di differenti, cambiandoli continuamente: e con quello utilizzato per ordinare il carro funebre, molti mesi fa aveva inviato un messaggio sms al penalista. Tra l’altro ci sarebbe stata anche una ammissione – a mezzo mail – dello stesso cliente-dentista, circa la propria responsabilità in merito a quello che resta un atto di pessimo gusto.
E che, sicuramente finirà in tribunale: l’uomo rischia infatti di beccarsi una denuncia per minacce (di morte) e atti persecutori. Oltre ad aver pesantemente turbato la serenità del libero professionista e di tutta la sua famiglia, che per una notte intera è stata coinvolta nel rincorrersi di messaggi, chiamate e, addirittura, esternazioni di condoglianze. Resta da capire il perchè di un gesto così assurdo, visto che il rapporto tra legale e assistito non aveva mai registrato screzi o particolari problematiche.
L’episodio ha suscitato non poco clamore in tutta la Versilia: infatti nelle scorse settimane, proprio a conclusione del periodo delle festività, una voce ignota ha chiamato il centralino della Misericordia di Seravezza, chiedendo l’immediato intervento del servizio onoranze funebri al domicilio del libero professionista.
"Sono un parente dell’avvocato Tal dei Tali, purtroppo è morto in casa ed è necessario procedere a vestirlo". Così il carro funebre si è presentato alla porta del noto professionista che in quel momento era fuori zona. Ma il vicinato si è accorto di quella ’sinistra’ presenza ed il tam tam è sfuggito di mano. Tra l’altro è emerso poi che lo stesso anonimo aveva prenotato corone di fiori in un negozio della zona, a completamento di quella cerimonia funebre immaginaria. "Ho paura" aveva detto nell’immediato l’avvocato, senza nascondere il proprio timore per quel segnale che poteva rappresentare un avvertimento. Poi un rapido sguardo ai vecchi messaggi rimasti sul cellulare ha fatto emergere proprio quel numero, e con enorme sorpresa ecco scoperto che era intestato proprio ad uno dei suoi clienti. Francesca Navari © RIPRODUZIONE RISERVATA