Carnevale. Sei corsi nel 2020: ok dei carristi

"E’ arrivata l’ora di uscire dagli schemi e sperimentare"

Archiviata l’edizione 2019, si pensa  già al 2020

Archiviata l’edizione 2019, si pensa già al 2020

Viareggio, 18 marzo 2019 -  «Un anno fa, di fronte all’ipotesi di chiudere il Carnevale con il corso del martedì grasso... espressi più d’una perplessità. I fatti mi hanno smentito, l’incasso è stato sopra ogni mia aspettativa e c’è il margine affinché l’attenzione possa crescere ancora». Per questo Fabrizio Galli dà piena fiducia alla Fondazione Carnevale, che per il 2020 ipotizza sei sfilate: un corso extra di giovedì grasso. La notizia, pubblicata ieri in esclusiva dal nostro giornale, fa discutere la città e raccoglie il favore dei carristi. «Il giovedì – prosegue Galli – è un esperimento completamente nuovo, che non ha precedenti nel passato della nostra manifestazione. Fino ad ora la storia ha dato ragione alla Fondazione, quindi accolgo in pieno la proposta e se il consiglio d’amministrazione deciderà di provare, ovviamente avrà la mia piena collaborazione». L’obiettivo di Marialina Marcucci e del suo cda è quello di tentare di costruire ‘la settimana del Carnevale’, una rincorsa a perdifiato lunga da giovedì (20 febbraio) fino a martedì (25 febbraio). Cercare di trasformare la città, capovolgerla per cinque giorni. Cominciare il giovedì con un corso in notturna e i carri illuminati, poi una domenica col sole (permettendo) e martedì il brivido del gran finale con il tramonto.

Provare a costruire un pacchetto turistico, con importanti ricadute sull’indotto della città, ma che riesca ad evitare il rischio di ripetersi. «Non sono favorevole, sono strafavorevole al corso del giovedì grasso. Quello che l’esperienza Marcucci ci ha insegnato – interviene Umberto Cinquini – è che non esistono schemi. E che le date dei corsi, se ben veicolate, funzionano sempre. Martedì grasso è stato un successo, inaspettato per i più. In molti, a dir la verità, eravamo perplessi. L’importante è credere profondamente nella strada che si decide di percorrere. Grazie ai social – prosegue Cinquini – abbiamo ottenuto un ottimo riscontro anche dagli altri Carnevali italiani: la strategia di incastrare le date senza creare troppe sovrapposizioni ha giovato a tutti. Dunque ben venga un corso in più, io – rilancia – valuterei addirittura di agganciare la sfilata del sabato a quella della domenica, una doppietta come fanno a Nizza». L’idea della ‘settimana grassa’ piace anche ad Alessandro Breschi: «Perché no – dice –. Il Carnevale ha le spalle larghe, e se la Fondazione vuole provare a sperimentare ha l’appoggio dei carristi». «Quando sul tavolo c’è un’idea su cui discutere – è l’opinione di Jacopo Allegrucci – è sempre importante. Perché è stimolante e perché contribuire a fare succedere qualcosa di nuovo. Quindi vediamo cosa verrà fuori». Come si dice «da cosa nasce cosa...»

mdc