Autista aggredito. "Sono stato preso per il collo e sbattuto contro lo sportello"

E' successo in piazza D’Azeglio. L'uomo è stato percosso e spinto per aver chiesto il biglietto a un gruppetto di utenti. Il M5S chiede telecamere al terminal dei bus e a bordo dei mezzi

L’autista del Ctt Nord Giovanni Regali, vittima dell’aggressione, insieme alla consigliere Annamaria Pacilio del M5S

L’autista del Ctt Nord Giovanni Regali, vittima dell’aggressione, insieme alla consigliere Annamaria Pacilio del M5S

Viareggio, 11 febbraio 2019 -  Un segno sotto l’occhio, livido. Il giubbino delle divisa impolverata all’altezza del gomito e del polso del braccio sinistro, che Giovanni ha sbattuto cadendo a terra. Percosso e spinto per aver chiesto il biglietto ad un gruppetto di utenti. Giovanni Regali è l’ennesimo autista di bus rimasto vittima di un’aggressione consumata al terminal di piazza D’Azeglio. Ha deciso di raccontare tutto ciò che è accaduto; e di farlo, ancora prima di andare al pronto soccorso per farsi medicare, di fronte ad una telecamera del Movimento Cinque Stelle. Sperando che le sue richieste, passando dal Comune, possano arrivare fino al Governo. Le telecamere in piazza d’Azeglio, a bordo dei mezzi pubblici e una giustizia «che dia risposte all’esigenza di legalità».

La miccia  si è accesa quando sul pullman è salito un gruppetto, «tutti nomadi e nessuno di loro ha convalidato il biglietto». Così Giovanni ha chiesto di poter vedere il titolo di viaggio: «L’ho fatto per senso di giustizia, e – dice – perché c’è una precisa una disposizione aziendale (la compagnia Ctt Nord ndr) che chiede agli autisti di verificare i biglietti dei viaggiatori». Nessuno di loro ne era in possesso. Quindi l’autista con tono fermo ha chiesto loro di scendere, «gli ho anche suggerito di andare alla biglietteria e pagare il ticket, assicurandoli che li avrei aspettati prima di partire». Quindi uno di loro è sceso, si è avviato verso la biglietteria ma quando è tornato era ancora senza biglietto. Deciso comunque a salire, così è nato il diverbio. «Mi ha preso per il collo, sbattuto la testa contro lo sportello. Ho reagito difendendomi, e lui – prosegue Giovanni – mi ha buttato a terra». E ’ immediatamente partita la richiesta di soccorso alle forze dell’ordine, «Mi hanno detto che il soggetto era già conosciuto. Piazza d’Azeglio – prosegue – ormai è una centrale dello spaccio. Le forze dell’ordine fanno anche troppo, fermano i malviventi che dopo qualche giorno ritroviamo sulle panchine. E’ intollerabile».

«E’ fondamentale arrestare l’escalation di violenza che sta interessando la nostra città» interviene la consigliera Annamaria Pacilio. «Questa ennesima aggressione arriva pochi giorni dopo l’assalto all’agente intervenuto in Pineta per un’operazione antidroga e gli atti violenti contro una donna che stava rincasando. E’ giunto il momento di intervenire con decisione per ripristinare la legalità». «Chiediamo con forza un intervento da parte delle autorità, dell’amministrazione, del Prefetto. In particolare – aggiunge Pacilio – riguardo a quest’ultimo episodio, ci chiediamo come mai non siano state ancora installate le telecamere sugli autobus e sulla piazza per salvaguardare l’incolumità e la tranquillità di chi si serve dei mezzi pubblici e dei lavoratori. Autisti e controllori, periodicamente, denunciano situazioni da Far West». A tal proposito Pacilio annuncia che sarà presentata un’interrogazione da parte del Movimento 5 Stelle sia a livello comunale che regionale «per fare in modo che vengano messe in atto, al più presto, maggiori tutele per garantire la sicurezza ai lavoratori impegnati nell’espletamento del servizio pubblico e agli stessi cittadini che non possono essere lasciati in balia di balordi e criminali».