"Abbandonate sull’Aurelia con l’auto in panne"

La notte da incubo di Eleonora Mainò, arrivata da Siena con un’amica per il Jova Beach. "Per due ore siamo rimaste da sole in mezzo alla strada"

Dopo due ore le due donne hanno trovato un carro attrezzi che le ha assistite

Dopo due ore le due donne hanno trovato un carro attrezzi che le ha assistite

Viareggio, 7 settembre 2022 - «Abbandonate in piena notte", per due ore, lungo la Variante Aurelia. Con l’auto in panne, i cellulari scarichi, a 160 chilometri da casa. E’ la disavventura vissuta da Eleonora Mainò; che insieme ad un’amica sabato sabato è arrivata, da Siena, a Viareggio per il Jova Beach Party. "Una giornata bellissima finita male. E poteva andare peggio".

Uscite dal concerto Eleonora e l’amica hanno imboccato la Variante, per prendere l’autostrada a Pisa Nord. Quando erano incolonnate nel traffico "dal cofano ha iniziato ad uscire del fumo, la spia ci indicava di spegnere il motore. Quindi abbiamo accostato". Mancava un quarto all’una. "E noi eravamo lì, al buio, sul ciglio della strada che non ha nemmeno un piazzola di emergenza". "Ho chiamato il 112 – racconta Eleonora –, e un’operatrice gentilissima mi ha aiutato ad individuare la coordinate della nostra posizione col Gps. Abbiamo scoperto così di essere in zona Bufalina". E poi le ha passato la Polizia Stradale: "“Ma questo non è un problema nostro“.

Così – racconta Eleonora – mi hanno risposto dalla Stradale. Io ho provato ad insistere, ho spiegato che quel guasto non era solo un problema nostro. Ma che, defluito il traffico, le auto ci sfrecciavano accanto e che lì, ferme in mezzo a quella strada, rappresentavamo un pericolo anche per gli altri". Ma niente, "Mi è stato detto di chiamare l’Aci". E così ha fatto. "Ho dato all’operatrice dell’Aci le coordinate del Gps. Ma mi ha detto che non erano in grado di leggerle. Comunque mi ha detto che avrebbero preso in carico la richiesta di soccorso e che mi sarebbe arrivato un sms di conferma". Che non è mai arrivato. E dopo circa 50 minuti, dopo aver fatto un altro tentativo con l’Aci, Eleonora ha richiamato il 112, e ha parlato con la stessa operatrice che le aveva risposto alla prima chiamata. "Le ho spiegato che eravamo in una situzione di pericolo, che i cellulari si stavano scaricando e, che dall’Aci non avevo avuto riscontri". Così il 112 ha dirottato la chiamata ancora alla Stradale, "Nonostante la mia peoccupazione l’agente mi ha detto che avevano altre 12 chiamate a cui rispondere. Che avrei dovuto risolvere con l’Aci. Punto. Alla fine, su mia insistenza – aggiunge – mi ha dato dei numeri di tre carroattrezzi". Dopo due tentativi a vuoto, al terzo ha risposto il titolare dell’autofficina Barsotti. "Una persona straordinaria. Dopo un quarto d’ora era già da noi". Caricata l’auto "abbiamo provato a cercare una camera d’albergo. L’unica struttura a Viareggio con disponibilità ci ha chiesto 150 euro. Per appoggiarci due ore, prima di prendere il treno". Il titolare dell’autofficina ha proposto allora alle due amiche di rimanere nel salone, "abbiamo dormito in auto e alle 5.30 ci siamo incamminate verso la stazione. A piedi, perché non c’erano taxi disponibili". Addosso, oltre all’estate di Jovanotti, resta anche un po’ di amarezza "Perché ci siamo sentite sole, in un momento di difficoltà..."

Mdc