"Assistenza sanitaria allo sfascio". Ma per l’Asl le cose vanno bene

Animato confronto tra comitati, dirigenti e sindaci a Villa Pergher

Ospedale Versilia (foto di repertorio)

Ospedale Versilia (foto di repertorio)

Viareggio, 18 marzo 2018 - E’ emersa una discreta differenza di vedute tra i comitati in difesa della sanità e della salute e la rappresentanza dell’Area Vasta Nord-Ovest, incontratisi con la Conferenza dei sindaci ieri a ‘Villa Pergher’, a Lido di Camaiore, per il primo di una serie di confronti sullo stato della sanità in Versilia. Le finalità dell’iniziativa sono state spiegate dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci: l’obiettivo era fare il punto sulla situazione versiliese e sulle strutture della salute per rimediare alle eventuali carenze. I comitati (comitato contro lo smantellamento dell’Ospedale unico della Versilia, comitato Sanità Versilia Storica - Seravezza, associazione ‘Il tetto...per noi’ e Progetto Comunità Aperta di Pietrasanta) hanno esposto le principali problematiche evidenziate raccogliendo le segnalazioni dei cittadini vittime di disagi e disservizi: carenza di posti letto e di personale (non rimpiazzato da anni salvo gli infermieri interinali per le emergenze influenzali), sovraffollaemento al pronto soccorso con attese che si protraggono per giorni, liste di attesa di mesi per le prestazioni ambulatoriali ed invio dei pazienti a chilometri di distanza per tutta l’Area Vasta, da Fivizzano a Portoferraio.

«E’ stato evidenziato come, a fronte della carenza di posti letto e delle brevità dei ricoveri, l’assistenza territoriale non sia stata rinforzata – scrivono i comitati –; inoltre le attività distrettuali sono state ridotte, le specialistiche sono sospese in alcune strutture, le Case della Salute non sono funzionanti e il pensionamento di numerosi medici di medicina generale e pediatri non viene rimpiazzato. I servizi per i tossicodipendenti sono stati ridotti e sono carenti». E c’è un altro problema: «La non accessibilità al servizio pubblico, spinge sempre più utenti a fare ricorso al privato, più o meno convenzionato, sia per la specialistica ambulatoriale, sia per la diagnostica per immagini, sia per interventi ortopedici di protesi».

Per l'area Vasta sono intervenuti Fabio Michelotti, direttore del dipartimento della sanità territoriale, e Grazia Luchini, direttrice di rete ospedaliera. Quest’ultima ha fornito i dati relativi all’ospedale Versilia, «da cui – contuano i comitato – sembrerebbe emergere un numero complessivo di posti letto sostanzialmente invariato dal 2004, un incremento dell’attività chirurgica, una sistematica sostituzione dei primari andati in pensione ed un trend sostanzialmente positivo nelle assunzioni, anche se non del tutto sufficiente a garantire il turn over». Numeri che non convincono del tutto i comitati: «Ci riserviamo di trarre considerazioni più ponderate alla luce dei prossimi incontri, ma ci sono alcune contestazioni: la più immediata è relativa alla mancata sostituzione del primario di Riabilitazione cardiologica; inoltre, se i dati sui posti letto sono veri, non si capisce perché nell’ultimo anno si è reso spesso necessario il ricovero promiscio di uomini e donne in una stessa camera. Per quanto riguarda il turn over, sembra che l’analisi aziendale si concentri sulla sostituzione dei soli primari». Le parti si sono comunque impegnate ad incontrarsi di nuovo in futuro.