Morte di Daniele Franceschi in Francia, è l’ora della sentenza

Oggi la Corte di Appello giudica il ricorso presentato da uno dei condannati

Cira Antignano con il figlio Daniele Franceschi in un’immagine di qualche anno fa

Cira Antignano con il figlio Daniele Franceschi in un’immagine di qualche anno fa

Viareggio, 26 ottobre 2015 - «Voglio avere giustizia per mio figlio». Mamma Cira Antignano – assistita dai suoi legali Maria Grazia Menozzi e Aldo Lasagna  – sarà presente oggi in Francia nella Corte di Appello di Aix en Provence dove verrà letta la sentenza per il ricorso presentato dall’infermiera Stephanie Colonna. La giovane donna ha presentato appello contro la condanna a un anno di reclusione per omicidio colposo di Daniele Franceschi, morto in circostanze mai chiarite nel carcere francese di Grasse nell’agosto di cinque anni fa. Per lo stesso reato è stato condannato anche il medico del carcere ma il professionista non ha presentato ricorso. «Noi siamo fiduciosi che i giudici confermino la sentenza – ha detto l’avvocato Lasagna –: tengo a sottolineare come durante la sua requisitoria il pubblico ministero abbia richiesta la conferma della condanna». Insomma c’è fiducia. Ma come sottolinea ancora mamma Cira «dei francesi non mi fido: da anni mi assicurano che saranno restituiti gli organi di mio figlio ma io non ho ancora visto niente». Insomma oggi i giudici francesi si giocano ancora una parte della loro onorabilità anche a livello internazionale visto che la morte in carcere di Daniele Franceschi ha avuto e ha ancora una vasta eco. Dopo la sentenza entreranno in gioco anche gli indennizzi per la morte del giovane padre.