Annullato il volo militare, Sara e Lia sono sole a Cape Town

Dall’ambasciata una mera ipotesi per un aereo charter il cui biglietto sarebbe a carico degli italiani bloccati dalla variante Omicron

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Sei italiano? Arrangiati. Questa regola dello Stato è la triste recente scoperta di Sara Cupisti, 43 anni (nella foto), "prigioniera" del Sudafrica con la mamma Lia Losa di 83 anni mentre agli antipodi dell’Italia infuria la variante Omicron del Covid. Il volo militare che stanotte doveva riportarle a casa con altri connazionali sorpresi dall’emergenza in Sudafrica è stato annullato. Forse ci sarà un volo charter straordinario. Fore. E ognuno dovrà pagarsi il biglietto.

Le due donne hanno scoperto l’assurda novità quando ieri sono arrivate a Cape Town da johannesburg, dove erano arrivate il 16 novembre per riportare a casa le ceneri di Pierpaolo, fratello e figlio di Sara e Lia, morto in quel Paese dove abitava da circa 25 anni. Un messaggio dell’ambasciata e sono ripiombate nell’angoscia. La speranza annullata in un istante. Sul sito dell’ambasciata italiana ieri è apparso un avviso urgente per gli italiani in attesa di rientro: volo militare cancellato, nessun collegamento aereo per ordine del ministro Speranza, ipotesi di un volo commerciale a pagamento per i cittadini che, come le due donne, dovevano registrarsi entro le 20 di ieri per vedere se veniva raggiunto il numero minimo per la trasferta in deroga. E tutto a pagamento, a carico di chi è da settimane fuori casa e magari sta esaurendo il plafond delle carte di credito.

"La brutta notizia ci ha raggiunto alle 14.30 mentre facevamo il check-in all’Hotel Verde di Matroosfontein, a 400 metri dall’aeroporto di Città del Capo – racconta Sara, e si sente dalla voce che è sempre più frastornata – Siamo in balìa degli eventi. Finché abiamo soldi sulla carta di credito ci arrangiamo, poi l’ambasciata ha promesso un sostegno. Un finanziamento. Anche la mamma, dopo questo lutto, è all’esaurimento. E poi pare che il governo sudafricano ordinerà il lockdown, così non potremo nemmeno tornare a Johannesburg dalla famiglia che ci ospitava".

Una ragione aggiuntiva della disperazione di Sara è che a Rignano sull’Arno, dove vive da qualche anno col marito Marco Fagioli, l’aspettano due figli, una ragazza di 16 anni e un maschietto di 7. "Ma lui è autistico, sa che domani torna la mamma e quando non arriverà sarà un grosso problema – racconta il padre – Quando mia moglie e mia suocera stavano per rientrare il governo ha sospeso i voli col Sudafrica e io sono qua a casa e non posso fare nulla. Sono arrabiatissimo, l’ambasciata propone solo finanziamenti a chi non ha mezzi. Finanziamenti? Devono riportare gli italiani a casa, altrimenti che ci stanno a fare? Siamo piombati in un problema più grosso di noi, e io non so più come tenere calmi i miei figli".

Di fronte alla disperazione delle persone c’è la fredda burocrazia. Ecco qualche bella frase tratta dall’avviso sul sito della nostra ambasciata di Cape Town: "Con l’Ordinanza 26 novembre 2021 il Ministero della Salute ha adottato misure tra le quali la sospensione del traffico aereo tra Italia e Sud Africa e il divieto di ingresso in Italia, con limitatissime eccezioni. Date le numerose richieste l’opzione precedentemente indicata di un volo dell’Aeronautica Militare italiana non è più percorribile. L’Unità di Crisi della Farnesina e la Rete diplomatico-consolare stanno lavorando per l’allestimento, in tempi rapidi, di un volo commerciale straordinario sulla tratta Cape Town - Roma. Il costo del biglietto, in quanto operazione commerciale straordinaria, sarà a carico dei passeggeri. Si invitano i connazionali a confermaremanifestare il proprio interesse alla partenza compilando l’unito modulo on line entro e non oltre le ore 20 di domenica 28 novembre 2021(ieri sera, Ndr). Il volo potrà essere realizzato solo qualora venga raggiunto un numero minimo di passeggeri". Ma come, non erano troppi per il volo militare?

Beppe Nelli