All’Enoteca Henri esposizione di Myfo Pop art che potrà essere personalizzata

Singolare esperimento nel ristorante di via Foscolo per tutto il 2023

Il ristorante si trasforma in un atelier d’arte. Dove le tele arricchiscono gli ambienti ed interagiscono con gli ospiti. E’ l’esperienza che lancia l’Enoteca Henri in via Foscolo che per tutto il 2023 proporrà – a rotazione – le creazioni di pop art di Myfo, all’anagrafe Marco Michelini, 44 anni genovese, tra i più gettonati al momento per l’originalità della forma espressiva e già abituato a connettere la propria arte con spazi non sempre deputati alle esposizioni intese in modo tradizionale. Ha infatti realizzato personali al Twiga di Marina di Pietrasanta e al Cipriani di Monte Carlo. Grazie ad una lunga amicizia con Henri Prosperi, stavolta la proposta sarà ancora più originale dato che i clienti potranno anche avere creazioni personalizzate. Myfo si ispira a copertine di capolavori del cinema, personaggi Disney come Topolino, dollari fino a volti iconoci del passato tra pennelli, bombolette e colori, in una rivisitazione modernissima delle opere di Andy Warhol. "Prima di sviluppare l’immagine – spiega l’artista, inconfondibile per lo stile di indossare l’arte, tra cappelloni e immancabili occhiali scuri – racconto una storia sulla tela che poi viene coperta da un’altra immagine. In sostanza ne viene fuori un effetto stratificato, con tagli a vista che fanno intravedere la parti sottostanti in una miscellanea di leggerezza e spessore. E’ un messaggio legato all’essenza recondita della nostra anima, a cui a non tutti è permesso accedere, e che racchiude una complessità di emozioni". "Da tempo volevo abbinare in modo importante l’arte al cibo – confida Prosperi, titolare del ristorante – e non solo per tutto l’anno sarà possibile trovare ambienti via via arricchiti di immagini sempre diversificate ma per chi sarà interessato ci saranno sorprese come la possibilità di avere particolarissime opere personalizzate di Myfo".

Nella foto: da sinistra Henri Prosperi, Myfo e l’imprenditore delle cucine e collezionista d’arte Ivan Puosi.