Coppia separata: il tribunale dispone l'affido condiviso del cane, proprio come un figlio

L’uomo era in depressione. Provvedimento d’urgenza: Caronte ha 13 anni

Bracco in una foto L.Gallitto

Bracco in una foto L.Gallitto

Viareggio, 25 gennaio 2020 - Il legame affettivo che aveva instaurato con Caronte, esemplare di Bracco italiano, era talmente forte che l’improvviso diniego della ex di poterlo accudire lo aveva fatto cadere in depressione. Ma sette mesi dopo per l’uomo, ex ispettore di polizia classe 1963, è arrivata la lieta notizia: potrà di nuovo tornare ad accarezzare e a portare a giro il suo ’pelosetto’ in giorni e orari stabiliti. Questo perché il giudice del Tribunale di Lucca Michele Fornaciari ha disposto l’affido condiviso del cane ad entrambe le parti, condannando tra l’altro la ex, classe 1978 e titolare di un negozio a Marina di Pietrasanta, a versargli 4mila euro come risarcimento delle spese legali.

Un finale da film, anche perché la legge italiana non disciplina casi del genere tant’è che il giudice ha stabilito che la normativa più vicina alla fattispecie sia quella relativa all’affidamento dei figli minori. Non solo: vista l’età avanzata di Caronte, che fu adottato quando aveva 9 anni e oggi ne ha 13, il giudice ha deciso che l’affido abbia carattere di urgenza.

Una storia che ha origine nel 2013, quando la coppia iniziò una relazione sentimentale (la donna, madre di due figlie, era divorziata) sfociata nel 2016 in una convivenza nell’abitazione di lei, a Viareggio. Nonostante i rapporti tra i due non fossero dei migliori, quando l’uomo nel marzo 2016 fu ricoverato nel reparto di psichiatria del ’Versilia’ per sindrome post-traumatica da stress la donna gli propose di adottare un cane, conoscendo la sua passione per gli amici a quattro zampe.

"Caronte fu preso in consegna nell’aprile 2016 – spiega l’avvocato Michela Bertolozzi, con studio a Pietrasanta – entrando a far parte della vita della famiglia. Una presenza che all’uomo ha arrecato grandi benefici psicofisici visto che fin dall’inizio se n’è preso amorevolmente cura". Dopo un anno di convivenza, nel novembre 2017 la coppia decise di separarsi ma la donna, nel frattempo trasferita a Lido di Camaiore, ha sempre consentito all’uomo di venire due volte al giorno per prendersi cura di Caronte.

"Un rapporto sempre più profondo – prosegue Bertolozzi – ma lo scorso giugno la donna gli ha vietato improvvisamente di vedere il proprio cane per improbabili motivi logistici. Questo forzoso distacco ha peggiorato le condizioni di salute dell’uomo, il quale è ricaduto in una grave depressione recandosi due volte al pronto soccorso per uno stato di agitazione psicomotoria". Infine la decisione del giudice: l’uomo potrà prelevare Caronte dalla casa della ex il martedì, giovedì e sabato dalle 15 alle 18. Con grande soddisfazione per lui e anche per la sua stessa legale, presidente di ’Nati liberi Versilia’, associazione che gestisce il rifugio in via Saponiera a Pietrasanta.

Daniele Masseglia © RIPRODUZIONE RISERVATA