Acqua, sconti in bolletta per oltre 17mila imprese

Gaia fornisce i dati sul bonus concesso per venire incontro alle categorie "Consapevoli dell’emergenza". Agevolazioni anche ad un migliaio di famiglie

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Oltre 17mila imprese e un migliaio di famiglie hanno ricevuto il bonus Covid stanziato da Gaia per venire incontro a chi sta arrancando a causa di un’emergenza sanitaria che si protrae ormai da nove mesi. E’ il gestore idrico a fornire questi dati in risposta agli appelli e le richieste che provengono da chi si è ritrovato all’improvviso senza lavoro ma con le bollette da pagare.

"Siamo pienamente consapevoli – scrive il Cda di Gaia – della situazione di grave emergenza sanitaria ed economica che attualmente affligge tutto il nostro territorio. Piccole e medie attività, famiglie, imprese: nessuno è escluso dalle conseguenze della pandemia. Per questo, già all’indomani della prima ondata, siamo stati tra i primi gestori ad adoperarci per studiare nuove forme di agevolazione, che non sono state egualiate in altri territori, a sostegno di tutte le realtà presenti. Abbiamo investito circa 1,5 milioni di euro in aiuti sotto forma di bonus Covid in bolletta, in gran parte indirizzati proprio alle attività commerciali sottoposte a chiusura dai vari Dpcm". In tutto sono quasi 18mila le utenze che hanno già ricevuto uno sconto in bolletta grazie al bonus, tra cui più di 17mila attività commerciali a cui sono stati scontati sei mesi di quota fissa, mentre per i primi tre mesi di emergenza non sono stati fatturati i consumi presunti. "Il tutto – prosegue il gestore – senza pesare sulle bollette di nessuno dato che tali aiuti derivano da somme già presenti nel nostro bilancio. Esprimiamo quindi la nostra solidarietà a balneari, albergatori e commercianti. Abbiamo fatto e faremo quanto è nelle nostre possibilità per venire loro incontro, anche attraverso la concessione di rateizzazioni straordinarie riservate a tutta la nostra utenza in questo momento". Gaia ricorda inoltre che gli aiuti legati al Covid si sono sommati a quelli già previsti per le famiglie residenti a basso reddito, vedi il bonus sociale e il bonus sociale idrico integrativo, oltre al fondo utenze disagiate per il quale il gestore ha stanziato un ulteriore milione di euro.

"Quando si chiedono rimodulazioni di tariffa – conclude il Cda – è importante e necessario avere ben chiaro quali sono i soggetti istituzionali a cui far riferimento: riteniamo di aver agito immediatamente per la parte di nostra competenza, ma non abbiamo la facoltà di interferire sulla modulazione tariffaria come ci viene domandato quando ci chiedono di calmierare le voci legate a fognatura e depurazione in bolletta. La legge prevede dei livelli di competenza molto delineati: sono le autorità nazionali e regionali preposte, come Arera e Ait, a legiferare sulla composizione della tariffa mentre i gestori devono sottoporsi all’obbligo di adempiere a tale normativa".