Viareggio, 30 giugno 2012 - Incendio, disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni colpose. Sono queste le accuse che pesano con profili di responsabilità diverse sui 32 indagati — più otto società — ribadite dalla Procura di Lucca per la strage alla stazione ferroviaria con la notifica della chiusura delle indagini preliminari. Rispetto all’iniziale informativa degli indagati, escono di scena dei personaggi minori.

Sotto accusa ci sono Uwe Kriebel, 48 anni, Andreas Barth, 49 anni, e Andreas Schroter, 45 anni; Joachim Lehmann, 43 anni; Andreas Carlsson, 49 anni; Uwe Koennecke, 48 anni, i primi tre dipendenti, il quarto consulente, il quinto direttore, il sesto responsabile dell’officina Junghenthal di Hannover dove è stato sottoposto a revisione il carro della tragedia.

Stesse accuse per Daniele Frattini Gobbi, 49 anni, Paolo Pizzadini, 52 anni, Massimo Vighini, 41 anni, dipendenti dell’azienda Cima Riparazioni di Bozzolo, in provincia di Mantova, oltre ovviamente all’amministratore delegato Giuseppe Pacchioni, 52 anni. Nell’azienda italiana, certificata dalle Ferrovie, è stato effettuata la manutenzione del carro che in precedenza era stato revisionato dalla Junghenthal di Hannover.

Poi il primo nome eccellente: Mauro Moretti, 58 anni, amministratote delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato; Mario Michele Elia, 65 anni, amministratore delegato di Rfi, Rete ferroviaria italiana; Marco Di Giorgio, 62 anni, responsabile della direzione tecnica di Rfi; Giovanni Costa, 61 anni, direttore della Direzione tecnica di Rfi; Enzo Marzilli, 57 anni, direttore della struttura operativa «Sistemi di gestione sicurezza e circolazione treni e esercizio ferroviario»; Angelo Pezzati, 64 anni, direttore compartimentale dell’infrastruttura di Firenze di Rfi; Calogero Di Venuta, 55 anni, direttore dell’infrastruttura di Firenze di Rfi; Stefano Rossi, 46 anni, direttore della Struttura operativa armamento della direzione tecnica di Rfi; Giuseppe Farneti, 71 anni, direttore della struttura operativa armamento della direzione tecnica di Rfi.

L'elenco continua con i vertici della Gatx, la società proprietaria del carro deragliato, che ha innescato la tragedia: Rainer Kogelheide, 56 anni, amministratore delegato; Peter Linowsky, 56 anni, responsabile dei sistemi di manutenzione; Roman Mayer, 36 anni, responsabile della manutenzione flotta carri merci.

Altri tecnici e dirigenti legati all’universo della ferrovie sono Francesco Favo, 47 anni, direttore pro tempore dell’Istituto sperimentale di Rfi; Alvaro Fumi, 62 anni, direttore dello stesso istituto; Salvatore Andronico, 59 anni, dirigente del sistema di sicurezza della divisione cargo di Trenitalia; cosi come Emilio Maestrini, 59 anni,; Mario Castaldo, 57 anni, direttore della divisione cargo di Trenitalia; Gilberto Galloni, 69 anni, amministratore delegato della Fs Logistica. Sono usciti dall’inchiesta, Edoardo De Visintini, 60 anni, responsabile della struttura operativa chimica istituita all’interno della divisione Cargo commerciale di Trenitalia e cinque dipendenti della Gatx, Peter Schulz, 28 anni, responsabile assicurazione e qualità dell’azienda; Gernote Schwayer, 65 anni, Johann Feindert, 47 anni, Matthias Barth, 43 anni e Johannes Friess, 37 anni. 

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IL CORTEO NEL TERZO ANNIVERSARIO