Viareggio, 20 ottobre 2010 - Il ministero degli esteri promette il massimo appoggio alla famiglia di Daniele Franceschi, il 36enne morto in una cella del carcere di Grasse. Nell'incontro alla Farnesina il ministro Franco Frattini ha infatti assicurato alla mamma Anna Cira Antignano ''il costante sostegno del governo italiano, in tutte le sedi, per poter giungere al pieno accertamento della verità''.

 

All'incontro erano presenti anche lo zio del giovane carpentiere, il sindaco di Viareggio Luca Lunardini e le parlamentari Bergamini e Granaiola. Nel corso del colloquio il ministro ha informato, nel dettaglio, i familiari di Franceschi su tutte le iniziative attuate dalle autorità italiane per chiarire con le autorità francesi competenti  le circostanze del decesso del nostro connazionale.

 

"La verità sulla morte di mio figlio è scritta nel suo diario e voglio che presto mi sia restituito". Mamma Cira, come aveva anticipato ieri a 'La Nazione', ha ribadito al ministro degli esteri la volontà di tornare in possesso dell'autobiografia che suo figlio avrebbe scritto durante la detenzione. "Daniele era solito annotarsi tutto -ha spiegato Cira - quel diario potrebbe svelare delle verità scomode". 

 

Tanti i dubbi che la famiglia e il sindaco Lunardini hanno palesato al ministro Frattini,dalla cattiva conservazione del corpo di Daniele, che per oltre un mese è stato tenuto ad una temperatura di quattro gradi anziché a meno ventidue, alle visite mediche effettuate da Franceschi nei giorni precedenti al decesso. Un  elettrocardiogramma eseguito durante la detenzione non avrebbe infatti evidenziato alcun problema cardiaco. Per questo l'infarto fulminate come causa di morte sembra non convincere la famiglia.

 

Domani, all'ospedale 'Versilia' verrà effettuato un nuovo esame autoptico sul corpo di Daniele per svelare l'ennesimo mistero. Attraverso l'autopsia sarà possibile verificare se, come rivelato dalle autorità francesi, gli occhi siano stati realmente prelevati. In caso sia confermata l'asportazione dei bulbi oculari "il procuratore generale francese avrebbe dichiarato il falso" ha spiegato al termine dell'incontro col ministro il sindaco di Viareggio. Finora dalla Francia è stata sempre negata l'asportazione degli occhi di Franceschi e si è spiegato che quando viene prelevato l'umore vitreo, indispensabile per certe analisi perchè capace di rivelare elementi che altri tessuti non rivelano, l'occhio perde volume e rientra, dando l'impressione che l'organo sia stato prelevato.