Viareggio, 20 ottobre 2010 - I segreti del mistero di Grasse potrebbero essere contenuti in una sorta di diario della detenzione che Daniele Franceschi, il carpentiere viareggino di 36 anni deceduto a fine agosto in un carcere francese, avrebbe scritto di suo pugno.

 

A rivelarlo è la mamma Anna Cira Antignano che oggi pomeriggio, accompagnata dal sindaco di Viareggio Luca Lunardini e dalla cugina Maria Grazia Biagini, sarà a Roma per essere ricevuta dal ministro degli Esteri Franco Frattini, con cui aveva già avuto un incontro lo scorso 2 settembre. Al ministro chiederà che venga fatta piena luce sulla morte di suo figlio e che solleciti le autorità francesi a restituire gli effetti personali del giovane, fra cui, appunto, un’autobiografia. "Daniele — spiega la madre — era solito annotare ogni cosa e sono sicura che quello scritto potrebbe contenere elementi che le autorità francesi hanno intenzione di tenere segreti".

 

La diplomazia si sta muovendo, anche se, va detto, il consolato italiano in Francia e lo stesso ministro Frattini si erano occupati della vicenda fin dall’inizio. Anna Cira Antignano nei giorni scorsi si era rivolta persino a Carla Bruni, anche se al momento la ‘premiere dame’ ransalpina sostiene di non aver ancora ricevuto alcuna lettera dalla madre di Daniele Franceschi. Lo rivelano fonti vicine all’Eliseo. "Quando la riceverà ne leggerà il contenuto e, in base a quello che c'è scritto, deciderà se rispondere e cosa rispondere".

 

Secondo la stessa fonte, la Bruni non potrebbe pronunciarsi senza aver letto la lettera originale e senza eventualmente informarsi sui fatti "in un caso di cui non è a conoscenza".

 

Anna Cira Antignano non lascerà comunque nulla d’intentato nella sua ricerca della verità. Ieri è stata intervistata dalle 'Iene' che questa sera manderanno in onda su Italia Uno il suo lungo e accorato sfogo. E il caso arriverà in Parlamento in Italia dopo l’interrogazione che i parlamentari Pd Lapo Pistelli e Donatella Ferranti hanno presentato al Ministro degli esteri e a quello della Giustizia chiedendo di fare piena luce su quanto accaduto a Grasse.

 

Intanto, mentre in Francia sono aperte due inchieste (una interna del carcere di Grasse e l’altra della magistratura), la Procura di Lucca è intenzionata ad aprire uno specifico fascicolo. Lo farà anche sulla scorta della dettagliata relazione giunta sul tavolo del procuratore capo e preparata direttamente dal console italiano a Nizza, Agostino Chiesa Alciator. Il console, sposando la linea degli avvocati di parte civile della famiglia, è propenso a credere che si possa ipotizzare il reato di omicidio colposo.

 

L’indagine della magistratura italiana potrebbe arricchirsi di una nuova autopsia. Domani infatti gli avvocati della famiglia Franceschi-Antignano (Aldo Lasagna e Maria Grazia Menozzi) incontrano il dottor Lorenzo Varetto. All’esperto medico legale (già consulente di parte civile nei casi di Garlasco e Cogne) saranno sottoposti i risultati degli esami necroscopici effettuati dal medico legale Alessandro Grazzini al rientro della salma in Italia. Senza mezzi termini il dottor Grazzini, che aveva rilevato la frattura del naso, ha ammesso di "non aver mai visto una cosa simile: un corpo putrefatto e completamente svuotato di ogni organo". Il professor Varetto dovrà insomma decidere se alla luce di questa situazione sia opportuno o meno effettuare una nuova autopsia sul martoriato corpo di Daniele.