Viareggio, 27 marzo 2010 - La differenza, spesso, la fanno i particolari. Anche nella quotidiana lotta tra guardie e ladri. E così la scorsa notte un piccolo dettaglio notato da due attentissimi agenti di una volante del commissariato di polizia di Forte dei Marmi ha permesso di arrestare un uomo e di recuperare la refurtiva, frutto di un colpo messo a segno poco prima in una bar di Santo Stefano Magra, dove erano stati trafugati videopoker e macchinette cambiasoldi. Il tutto dopo un inseguimento da brividi in autostrada a quasi 200 orari e dopo una serie di manovre spericolate compiute su strade cittadine in mezzo al traffico di una città, Viareggio, che si stava lentamente svegliando.

 

Fino alla cattura finale con inseguimento a piedi e successiva colluttazione. In carcere è finito Ilie Liviu Bodale, rumeno di 28 anni. Deve rispondere di una sfilza di reati che vanno dal furto alla ricettazione, dal possesso di arnesi da scasso al danneggiamento, passando per la resistenza a pubblico ufficiale. E’ riuscito a fuggire, invece, il complice che era in auto con lui, così come si sono perse le tracce degli altri due banditi che erano fuggiti su una seconda auto. La convinzione degli inquirenti del commissariato di Forte dei Marmi, diretti dal vicequestore Enrico Parrini, è che la volante si sia imbattuta in una di quelle bande di rumeni o albanesi dediti nell’Italia del Centro Nord ai furti di macchinette cambiasoldi e videopoker razziati in vari bar e locali pubblici.

 

Il furto in questione era stato compiuto attorno alle 3 della scorsa notte a Santo Stefano Magra al bar L’Ottavo peccato in via della Cisa. Sulle tracce dei banditi, fuggiti via a bordo di due auto, si erano mossi i carabinieri di Sarzana, ma i fuggitivi erano riusciti a seminare gli inseguitori. Quando pensavano di essere ormai al sicuro, si erano fermati in autostrada all’altezza di Pietrasanta, sulla corsia di emergenza della Sestri Levante-Livorno, direzione sud. Erano scesi dalle auto e parlavano fra loro. Non potevano sapere che dall’alto qualche occhio attento li stava osservando. Erano quelli di due agenti di una volante del commissariato di polizia del Forte. La volante, attorno alle 4 del mattino, stava transitando sul ponte che scavalca Aurelia e autostrada: quello strano incontro in autostrada ha subito insospettito. Gli agenti hanno imboccato il vicino ingresso in autostrada per andare a controllare quelle persone. Alla vista della volante gli uomini (quattro in tutto) sono rientrati in tutta fretta in auto e sono ripartiti a tutta birra, spingendo a tavoletta sul pedale dell’acceleratore, fino a toccare anche i 200 orari. E la volante dietro.

 

Dal numero di targa, gli agenti hanno capito che stavano inseguendo due auto rubate: una Golf a Ivrea e una Passat a Massa. Le due auto sono uscite al casello di Viareggio infrangendo senza mai rallentare la barriera del telepass. Agli svincoli le due auto si sono divise, per cui la volante ha scelto di inseguire solo la Golf, che ha imboccato la nuova strada che conduce dagli svincoli autostradali fino a Montramito. I malviventi hanno fatto curve su due ruote, imboccato contromano le rotatorie, speronato le auto che venivano dalla direzione opposta con l’intento di far sbattere un’auto contro la volante della polizia. Ma così non è stato. Anzi tra un marciapiede urtato e qualche buca presa sull’asfalto, i banditi hanno forato una gomma, cosa che li ha rallentati sulla via di Montramito, consentendo alla volante di affiancare la Golf e di chiuderla sul margine della strada.

 

Vista la mal parata, i banditi sono usciti e scappati a piedi in direzioni opposte. Anche in questo caso gli agenti hanno dovuto fare una scelta. Ne hanno inseguto uno e lo hanno preso dopo un breve inseguimento e successiva colluttazione. Era il Bodale, già conosciuto dalle forze dell’ordine. Nell’auto i malviventi avevano abbandonato una macchinetta cambiasoldi rubata nel bar di Santo Stefano Magra (erano stati ripiegati i sedili posteriore per farla entrare): dentro c’erano circa 2-300 euro. Trovati anche 2.200 euro in spiccioli da 1 o 2 euro, in più un binocolo e diversi attrezzi del mestiere, quelli cioè per lo scasso. Ora sono in corso indagini per cercare di rintracciare gli altri occupanti della banda. Intanto stamani alle 12,30 in Tribunale a Viareggio il Bodale sarà processato per direttissima.