2008-05-23
UNA SVOLTA epocale per le Rubinetterie Toscane Ponsi, una delle aziende che hanno fatto la storia industriale di Viareggio: da ieri, il 100% del capitale sociale è nelle mani del Alto Capital II, un Fondo di private equity promosso e gestito da Alto Partner. Si tratta di un fondo che ha già firmato altro operazione del genere, con legami profondi anche con gli Stati Uniti. Unoperazione sussurrata da tempo che ha trovato la sua piena applicazione nel comunicato ufficiale diffuso nella tarda mattinata: i contenuti dellaccordo saranno ufficializzati nei prossimi giorni. Umberto Grazzini, che ha assunto anche la carica di presidente, continuerà a guidare la società e sarà affiancato nel consiglio di amministrazione dai rappresentanti indicati dal Fondo, tra i quali Mario Visoni e Alice Barberini che hanno seguito loperazione.
LOPERAZIONE, che ha avuto il supporto finanziario di Interbanca ha come obiettivo quello di «supportare la crescita sui principali mercati esteri, con il potenziamento della rete commerciale e lincremento degli investimenti in comunicazione e marketing». La storia delle Rubinetterie Toscane Ponsi di Viareggio inizia 73 anni fa quando il fondatore dellazienda, Pellegrino Ponsi rileva una fonderia in città: la produzione ha un rallentamento nel periodo bellico ma riprende e viene potenziata nellimmediato dopoguerra. Il marchio sfonda sul mercato nazionale e sbarca anche in Europa: ormai «Ponsi» è un nome che vuol dire qualità e fiducia. Passano gli anni e lazienda si qualifica sempre di più diventando leader in un settore dove tra laltro la concorrenza non manca. Ma la qualità e le scelte strategiche vengono premiate.
OLTRE al mercato europeo Germania e Olanda sono i paesi dove il marchio Ponsi va più a gonfie vele da qualche anno sono stati aperti canali privilegiati anche con lestremo Oriente, in particolar modo con la Corea del Sud, la Cina e Singapore: dal 2005, anche il Giappone è stato conquistato. Il fatturato ha toccato 12 milioni di euro: nellazienda che ha la sede operativa in città nella zona del Terminetto, lavorano 73 dipendenti.
UNA SVOLTA epocale per le Rubinetterie Toscane Ponsi, una delle aziende che hanno fatto la storia industriale di Viareggio: da ieri, il 100% del capitale sociale è nelle mani del Alto Capital II, un Fondo di private equity promosso e gestito da Alto Partner. Si tratta di un fondo che ha già firmato altro operazione del genere, con legami profondi anche con gli Stati Uniti. Unoperazione sussurrata da tempo che ha trovato la sua piena applicazione nel comunicato ufficiale diffuso nella tarda mattinata: i contenuti dellaccordo saranno ufficializzati nei prossimi giorni. Umberto Grazzini, che ha assunto anche la carica di presidente, continuerà a guidare la società e sarà affiancato nel consiglio di amministrazione dai rappresentanti indicati dal Fondo, tra i quali Mario Visoni e Alice Barberini che hanno seguito loperazione.
LOPERAZIONE, che ha avuto il supporto finanziario di Interbanca ha come obiettivo quello di «supportare la crescita sui principali mercati esteri, con il potenziamento della rete commerciale e lincremento degli investimenti in comunicazione e marketing». La storia delle Rubinetterie Toscane Ponsi di Viareggio inizia 73 anni fa quando il fondatore dellazienda, Pellegrino Ponsi rileva una fonderia in città: la produzione ha un rallentamento nel periodo bellico ma riprende e viene potenziata nellimmediato dopoguerra. Il marchio sfonda sul mercato nazionale e sbarca anche in Europa: ormai «Ponsi» è un nome che vuol dire qualità e fiducia. Passano gli anni e lazienda si qualifica sempre di più diventando leader in un settore dove tra laltro la concorrenza non manca. Ma la qualità e le scelte strategiche vengono premiate.
OLTRE al mercato europeo Germania e Olanda sono i paesi dove il marchio Ponsi va più a gonfie vele da qualche anno sono stati aperti canali privilegiati anche con lestremo Oriente, in particolar modo con la Corea del Sud, la Cina e Singapore: dal 2005, anche il Giappone è stato conquistato. Il fatturato ha toccato 12 milioni di euro: nellazienda che ha la sede operativa in città nella zona del Terminetto, lavorano 73 dipendenti.
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