2008-04-06
M ARIA CRISTINA Boncompagni, assessore alla cultura, era raggiante. I suoi sforzi e quelli della giunta Marcucci sono arrivati alla conclusione. Nel giardino retrostante il palazzo delle Muse si era radunata una folla di politici, (anche d’opposizione come Lunardini e Benincasa), amministratori, semplici cittadini per l’inaugurazione. E’ stata lei ad aprire la cerimonia di inaugurazione della Galleria d’arte moderna. «Devo semplicemente ringraziare tutti — ha detto — e non vorrei lasciare indietro qualcuno. Mi riferisco a tutti quelli che hanno collaborato, e sono molti in questi anni, affinchè questo sogno di concretizzasse. La Galleria, che sarà fruibile da subito, è un punto fondamentale della storia della cultura moderma non solo di Viareggio, ma italiana e internazionale. Abbiamo voluto impegnarci al massimo per portare a termine un’opera molto impegnativa e ci siamo pienamente riusciti. Grazie a tutti di nuovo». Soddisfatto anche il sindaco Marco Marcucci. «La città ha ora un museo di grande attrazione. Vorrei che i molti giovani che oggi sono qui con noi visitassero con attenzione la galleria. E poi invitassero i loro coetanei a venire e vederla e fare da testimonial verso altri ancora». Andrea Marcucci, sottosegretario ai Beni Culturali ha parlato di «una giornata di festa per Viareggio in un momento di difficoltà per il nostro settore. Il governo plaude all’amministrazione comunale che con tanto impegno ha percorso una strada difficile ma di sicuro risultato come questa bella galleria d’arte moderna». L’assessore alla cultura della Regione Toscana, Paolo Cocchi ha evidenziato che «la Toscana ha molte realtà nell’arte contemporanea. Tra poco andremo ad inaugurare il teatro pucciniano di Torre de Lago per non parlare del Carnevale. La Toscana dell’arte non è solo Firenze e Rinascimento. Esistono grandi realtà moderne come questa di Viareggio che fa davvero onore a quanti vi hanno creduto e hanno lavorato duramente per portarla a compimento». Poi è stata la volta del presidente della Provincia Stefano Baccelli. «Il dibattito sulla cultura è attuale, anzi attualissimo. E’ questo che inauguriamo è un museo dalle eccezionali caratteristiche, direi "Glocal", cioè globale e locale. Ha una dimensione vasta, che porterà il suo nome in tutto il mondo». Tanti gli applausi per la curatrice Antonella Serafini e per il senatore Giovanni Pieraccini che con la sua donazione è stato determinante per l’allestimento della GAMC. Pieraccini ha intrattenuto il pubblico con suoi ricordi personali dell’anteguerra al liceo ginnasio Carducci, vera fucina di intelletti d’alto livello. Poi ha parlato di quando ha viaggiato in tutto il mondo ed ha raccolto una grande quantità di opere, anticipando le tendenze moderne dell’arte globale ed interetnica. Un vero personaggio. poi il via alle visite dopo oltre un’ora di attesa. Ma valeva la pena.
Walter Strata