Sir Perugia, Semeniuk: "Mi piace lavorare sodo"

di Alberto Aglietti

La superlega maschile torna in scena domani per la Sir Safety Susa Perugia che disputa la decima giornata. Un impegno anticipato dai block-devils per favorire il trasferimento in Brasile dove la prossima settimana si disputerà il mondiale per club. Concentrazione massima dalle parti di Pian di Massiano per la sfida contro Taranto, sulla carta non preoccupante ma comunque degna di rispetto. Lo staff tecnico sta studiando gli avversari e, al contempo, tenendo in debita considerazione i tempi di recupero concessi ai propri atleti. Lo ha detto anche lo schiacciatore Kamil Semeniuk in una recente intervista: "Nella plusliga polacca ci sono sedici squadre e quando ho visto che nel campionato italiano erano solo dodici ero felice, pensavo che la stagione fosse più leggera. Nel primo mese abbiamo giocato solo nei fine settimana, e dopo ogni incontro c’era un giorno libero per riposare. Durante la settimana, invece riuscivamo a lavorare forte in palestra. Quando è cominciata la champions league, abbiamo disputato la supercoppa italiana e ora andremo alla coppa del mondo per club, gli impegni si sono intensificati e ci sono molte partite. Cerco di stare molto attento al recupero e di prepararmi nel modo migliore possibile per ogni appuntamento". Il giocatore ventiseienne si dice entusiasta del cambio di club, dopo i successi colti con il Kedzierzyn-Kozle. "Prima di partire per l’Italia ho parlato con molte persone che mi hanno dato informazioni sul paese e sulla squadra di Perugia, ma di persona ho visto meglio come funziona. Io e la mia fidanzata avevamo bisogno di un po’ di tempo per adattarci alla nuova realtà. Nel giro di una settimana, però, abbiamo organizzato tutto da soli e ci siamo sistemati". Il campione polacco è noto per la sua scrupolosità, che dimostra anche nel campionato italiano. "A me piace lavorare. Quando vado ad allenarmi non lo faccio per fare una sudata, ma per svolgere bene il tempo che passo in palestra. In alcuni momenti l’allenatore mi rallenta un po’ per non esagerare".