Sir Perugia ko, Lèon guarda avanti. "La squadra è unita, è solo l’inizio"

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PERUGIA – Se il buongiorno si vede dal mattino attenzione a credere ai pronostici, la Sir Safety Conad Perugia è terminata al tappeto in semifinale cedendo in tre set ad una sorprendente Trento che ieri ha trionfato contro Monza in finale. I dolomitici in questo momento giocano meglio, difendono tanto e in alcuni momenti fanno cose straordinarie. In questi casi bisogna lottare, soffrire, stringere i denti e crederci. Peccato, c’è del rammarico perché la competizione, sebbene sia quella di minor importanza, era un obiettivo della società sportiva bianconera. Alla distanza la tenuta dei perugini non ha retto all’urto di un avversario più scaltro e cinico nei momenti topici. Si mastica ancora una volta amaro di fronte ad una nemica giurata, la stessa che aveva rifilato una delusione in champions nella scorsa stagione, e nella tifoseria subentra un po’ di sconforto per una prestazione in cui la squadra è sembrata non metterci il cuore. Sintetico il commento del capitano Wilfredo Leòn (nella foto): "Non sono la persona migliore per dire cosa ci è mancato in semifinale, posso dire che abbiamo sicuramente molto margine di miglioramento. Ci sono state situazioni in cui siamo stati avanti noi ma non siamo riusciti a gestirle, abbiamo perso la concentrazione per due o tre scambi e questo è stato deleterio per noi. Non è stata la partita che avremmo voluto fare, ma la squadra è unita e andremo avanti insieme, la stagione è appena iniziata, ci sono altri tre trofei davanti a noi, e sono i più importanti, dobbiamo andarli a prendere tutti. Adesso si torna in palestra e si continua a lavorare, ma sarebbe stato lo stesso anche se avessimo vinto".

Alberto Aglietti