Mocarelli: "Sarà una B molto forte Il Perugia ha i numeri per far bene"

L’ex biancorosso al Memorial in ricordo di Cenci: "Tornare è un piacere. Alvini e Giannitti grandi professionisti"

di Nicola Agostini

"Mocarelli alè alè, Mocarelli alé alè". Un coro risuonato al Curi costantemente in tutte e quattro le stagioni in cui Francesco Mocarelli ha vestito la maglia del Grifo. Uno dei giocatori più apprezzati dai tifosi biancorossi per il suo impegno sempre massimo in campo. "E questo per me è un onore vero. Perché a Perugia hanno visto il calcio vero e io sono uno che ha giocato per la maggior parte in C". Umiltà prima di tutto per il Moca anche una volta appesi gli scarpini al chiodo. Adesso, a 42 anni, è capogruppo di maggioranza nella sua Rignano sull’Arno e lavora nel mondo del credito, grazie a quella laurea in Economia aziendale conseguita proprio nell’ultimo anno a Perugia. "Ho capito che, non avendo il sinistro di Frediani, andando avanti con l’età, avrei corso meno e avrei dovuto pensare al futuro".

Domenica scorsa proprio Mocarelli è stato fra i più applauditi nel Memorial in ricordo di Leo Cenci. "Per me tornare a Perugia è sempre un piacere. Soprattutto poi per un’iniziativa benefica. É stata l’occasione per rivedere tanti amici e parlare un po’ di Grifo perché io sono il primo tifoso".

Un Perugia che quest’anno parla toscano in panchina… "Sono convinto che con Alvini abbiano fatto un’ottima scelta. Non lo conosco personalmente ma me ne hanno parlato tutti benissimo. Ha i numeri dalla sua perché è arrivato in serie B vincendo in tutte le categorie. Come parlano i numeri per il direttore sportivo, Giannitti. É riuscito a vincere in piazze come Perugia e Frosinone. Significa che sai fare il tuo lavoro...".

Il tifoso Mocarelli che campionato si aspetta? "Sarà una B molto forte. Ma se la società, come ha fatto l’anno scorso, lascerà lavorare il mister e i direttori, sono sicuro che il Perugia si salverà e regalerà qualche soddisfazione ai suoi tifosi perché se le meritano. Ragazzi fantastici. Se ripenso all’anno della D, credo sia stato il più bello della mia carriera. Un calcio vero, genuino, una passione autentica, ripagata sul campo con le vittorie".

A Perugia ancora cantano "Undici Mocarelli...". "E – sorride – non è un buon segno. Se parliamo di attaccamento, io credo che in questo gruppo ci siano giocatori che lo scorsa stagione hanno dimostrato senso di appartenenza resettando e vincendo subito la C. E vincere non è mai facile. Tanto più l’anno scorso. Dopo la sconfitta di Gubbio, con il Padova che volava, anche io pensavo che ormai era finita. E invece sono stati veramente forti...".

Sabato amichevole contro il Montevarchi, altra ex squadra di Mocarelli. "A Montevarchi hanno ricostruito partendo da zero e sono arrivati in serie C in un momento difficile per il calcio in Toscana. C’è da fare solo i complimenti. Ho visto che hanno pescato ragazzi interessanti dal Perugia e mi fa piacere. Potrei anche andarla a vedere o mi organizzerò comunque per seguire un allenamento di Alvini. Perugia mi è rimasta nel cuore". E chissà anche a Pieve Santo Stefano non si levi il coro… "Mocarelli alè alè, Mocarelli alè alè".