La Sir sfreccia veloce e "semina" il Ravenna

I block-devils hanno messo le ali: nonostante le defezioni causate dal Covid-19 la capolista s’impone tre set a zero al PalaBarton

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SIR SAFETY

3

CONSAR RAVENNA

0

(25-18, 25-20, 26-24)

: Leòn 23, Plotnytskyi 13, Russo 10, Ter Horst 9, Biglino 6, Travica 2, Piccinelli (L), Zimmermann, Sossenheimer Vernon-Evans. N.E. – Atanasijevic. All. Vital Heynen.

RAVENNA: Pinali 14, Recine 14, Mengozzi 7, Grozdanov 4, Loeppky 3, Redwitz, Kovacic (L1), Koppers 5, Zonca, Batak, Giuliani (L2). N.E. – Grottoli, Rossi, Pirazzoli. All. Marco Bonitta

Arbitri: Massimiliano Giardini (VR) e Massimo Florian (TV)

SIR (b.s. 11, v. 6, muri 5, errori 4)

CONSAR (b.s. 8, v. 4, muri 6, errori 5)

Sembra che la Sir Safety Conad Perugia abbia messo le ali. Nonostante le defezioni per infezione da Covid-19 l’assetto del team bianconero rimane solido e continua a seguire la rotta ideale nella superlega maschile. I block-devils sfrecciano veloci e seminano la Consar Ravenna, continuando il loro viaggio in vetta della classifica e dietro solo Civitanova Marche riesce a tenere il passo. Il tecnico Heynen decide di mandare in campo un sestetto rivoluzionato, con Biglino al centro tra i titolari per sopperire all’assenza di Ricci e Solé, ma anche sul versante del libero deve cambiare qualcosa perché Colaci al palasport registra una temperatura superiore ai 37,5 gradi e viene rimandato a casa. La squadra non risente della variazione degli equilibri, ed appare più che mai cosciente di avere a disposizione una marcia in più dovuta alla cattiveria agonistica. Nella vittoria c’è la prova corale degli umbri dove si è particolarmente distinto come al solito Wilfredo Leòn (nominato ancora miglior giocatore in campo), lo schiacciatore cubano si è espresso ad altissimi livelli. La gara inizia con con i padroni di casa che forzano in battuta e scappano (8-4). Leòn e Ter Horst hanno la mano pesante ed aumentano poderosamente la cadenza (12-7). Il margine permane con Plotnytskyi che si mette in evidenza con giocate di pregevole fattura e nel finale c’è spazio anche per Sossenheimer e Zimmermann (21-15). A siglare l’uno a zero ci pensa sua maestà Leòn con un ace dei suoi. Nel secondo frangente di gioco le contendenti avanzano per un po’ a braccetto (5-5).

Sul turno da fondo campo di Leòn c’è il primo break che viene consolidato poi sempre dai nove metri con Plotnytskyi e Ter Horst (15-10). Ad emergere su tutti è Russo che in primo tempo fa i buchi in terra e porta lontano (24-16). A Zimmermann viene negato l’ace, Pinali ne fa tre, ma poi spara fuori il punto del due a zero. Il terzo set è il più avvincente e rimane in bilico per tutta la sua durata con Pinali che impegna seriamente i locali e trascina i ravennati (22-22). Allo sprint è il fallo di posizione di Ravenna a regalare il settimo sigillo ai ragazzi del presidente Gino Sirci, visibilmente soddisfatto del risultato e della prestazione.

Alberto Aglietti