La Sir Perugia alla terza finale-scudetto di fila Sebastian Solé: "Servono le partite perfette"

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di Alberto Aglietti

Si entra nella fase caldissima della stagione un momento nel quale solo le squadre migliori respirano l’atmosfera del grande trofeo. E se quelle due che sono arrivate in fondo a disputarsi il titolo del campionato italiano sono le stesse degli ultimi anni, allora l’atmosfera è ancor più elettrica perché si carica di rivincite. Dopo la supercoppa italiana e la coppa Italia, si avvicina la terza finale della stagione per la Sir Safety Conad Perugia che è anche la terza finale scudetto consecutiva (visto che il 2020 è stato annullato, ndr). Il tre è un numero che ricorre anche per il centrale argentino Sebastian Solé (nella foto) che ne ha già giocate due in carriera ed ora potrà disputare questa in maglia bianconera: "Avendo vinto in tre gare la semifinale abbiamo più tempo per riposare e prepararci, ma sappiamo che mantenere alta la tensione ha i suoi vantaggi. Le possibili rivali sono molto forti e abbiamo registrato vittorie e sconfitte con entrambe. Civitanova è la più completa, ma a questo punto ogni rivale è difficili da affrontare. Dovremo giocare noi le partite perfette. Fino ad ora sono molto soddisfatto di come è andata la stagione. Siamo arrivati in fondo a quasi tutti i tornei. Peccato per la champions,ci siamo andati proprio vicini. Avevamo in mano la gara di ritorno con Trento, dopo una rimonta incredibile, penso che eravamo più forti ma ce la siamo fatta sfilare di mano la vittoria. Vorrei vincere un trofeo importante in questa società". Impossibile non trattare l’argomento tensioni all’interno della squadra. "Ognuno ha idee diverse, è impossibile mettere d’accordo tutti. Però fin qui abbiamo gestito abbastanza bene la situazione. Gli allenatori possono anche non piacere ma siamo professionisti e tutti abbiamo voglia di vincere. Il resto non conta". Potrebbe essere un anno cruciale per il futuro dell’atleta originario di Rosario, dopo Tokyo con la sua Argentina ci potrebbe essere pronto un passaporto italiano. "E un problema che mi porrò solo dopo l’estate. Ora voglio concentrarmi sulla finale scudetto e poi sulla Olimpiade". Non lo dice espressamente il trentenne ma è chiaro che le sue parole suonano come un’apertura per la prossima stagione.