Il Gubbio per porre fine alla serie negativa sottolineata dalle tre sconfitte consecutive e da prestazioni inferiori per qualità e contenuti a quelle che lo hanno esaltato nel girone di andata, dando così un seguito ulteriore i leggeri progressi intravisti ad Alessandria. L’Ancona, con un seguito di circa ottocento sostenitori, per proseguire sullo slancio di un periodo importante e cercare di mettere le mani sui quei tre punti che le consentirebbero di scavalcare i rossoblù in classifica. Il distacco è di un punto appena a favore dei locali (39 contro 38). E’ questo il filo conduttore e lo straordinario interesse del confronto in programma oggi al polisportivo "Pietro Barbetti" (ore 17.30 . apertura botteghino ore 13.30) che Braglia ed i suoi affrontano consapevoli delle difficoltà, ma convinti che tornando a "giocare da Gubbio – come ha detto il mister nella conferenza stampa prepartita – possiamo vedercela e dare fastidio a tutti".
In settimana la squadra ha lavorato bene, tornano a disposizione Signorini, Portanova e Redolfi (foto) che oggi taglia il traguardo delle 200 partite in Lega Pro, Bonini ha recuperato una leggera indisposizione accusata a metà settimana. Il mister, a parte Artistico, infortunato tempo, dispone di tutto l’organico. Per la formazione si dovrebbe andare verso il rientro in difesa di Portanova ed un tra Signorini e Redolfi, di Arena alle spalle della punte dove si potrebbe registrare la novità del giovane Di Stefano.
(3-4-1-2): 12 Di Gennaro; 90 Portanova, 15 Signorini, 4 Bonini; 19 Morelli,8 Rosaia, 10 Bulevardi, 21 Corsinelli; 30 Arena; 9 Vazquez, 11 Di Stefano. A disp. 22 Meneghetti, 20 Tazzer, 5 Redolfi, 6 Dutu, 3 Semeraro, 25 Toscano, 7 Bontà, 33 Vitale, 28 Spina, 18 Mbakogu. All. Braglia.
ANCONA (3-4-3): 32 Perucchini;19 Mondonico, 4 De Santis, 6 Camigliano;94 Mezzoni, 18 Simonetti, 14 Paolucci, 3 Martina;15 Petrella, 17 Moretti, 10 Di Massimo. A disp: Piergiacomi, Vitali, Bianconi, Lombardi, Pecci, Brogni, Barnabà, Mattioli, Fantoni, Basso. All. Colavitto
Arbitro: Caldera di Como (Feraboli di Brescia e Bonomo di Milano), IV uomo Ravara di Valdarno.
g.b.