"Grifo, un grande lavoro di gruppo" E per Giannitti è il sesto traguardo

Il diesse ha conquistato sei promozioni. "Caserta è spettacolare, ha fame, è bello lavorarci insieme"

Migration

di Francesca Mencacci

Marco Giannitti ci ha fatto l’abitudine ma certo non ha perso il gusto. Anzi, la sesta promozione della sua carriera stuzzica l’appetito. Il diesse biancorosso ha conquistato il salto con il Celano, portato in C2, poi con il San Marino, promosso in C1, tre promozioni con il Frosinone, una in B e due in A e domenica è stato il turno del Perugia. Arrivato in estate, Giannitti ha raccolto una pesante eredità, quella di Roberto Goretti, dirigente che ha conquistato due promozioni con il Grifo, lanciato giocatori, che ha chiuso il suo ciclo in biancorosso dopo il tonfo in C. Un’eredità pesante ma anche una situazione pesante che il dirigente ha saputo risolvere prima con una scrematura, poi inserendo le pedine giuste, infine nel mercato di gennaio, con operazioni mirate a migliorare, dove serviva, una rosa che era già ricca di protagonisti.

Il Perugia non è caduto nella trappola delle volontà di piazza che chiedeva a gran voce un vero bomber (i fatti hanno dato ragione al club, visto che il Grifo è stato il secondo miglior attacco del campionato con una rete in meno del Padova che non aveva un bomber), ma ha agito con intelligenza e grandi capacità. Il risultato è una promozione meritata che ripaga il presidente anche per le scelte compiute in estate.

"Le emozioni sono tante, ci sono state tante sofferenze all’inizio. Le scorie dovute alla retrocessione erano tante. Il mercato, in quel momento era ininfluente, perché molti giocatori volevano andare via . Retrocedere in quel modo ha portato cose negative, con tanta umiltà e in silenzio ci siamo compattati e siamo ripartiti. Merito ai ragazzi che sono stati davvero bravi", ha dichiarato il direttore sportivo Giannitti a Tmw Radio.

Il diesse del Grifo ripartisce i meriti del successo.

"Da dividere in parti uguali col tecnico e tutto lo staff, ma anche con la gente che è dietro le quinte. Tutti, quando un ingranaggio va bene, sono protagonisti. Perugia ha vinto grazie a tutto il gruppo di lavoro".

Giannitti e Caserta, il dirigente si esprime sul condottiero dei grifoni.

"Fabio è una persona umanamente spettacolare, è bello lavorarci insieme. Più vince e più vuole vincere. Non gli ho mai visto abbassare la guardia, neanche dopo le 7 vittorie consecutive. Ha fame, è sempre sul pezzo, a lavorare".

Quale il momento più importante della stagione?

"C’è stato un bivio clamoroso, quando a Mantova prendemmo 5 gol. O ci si impantanava definitivamente o si ripartiva con forza. Lì i ragazzi hanno capito l’importanza della categoria, che il nome Perugia non contava nulla così come l’aver giocato in B o A. Ci sono grandi piazze ancora in C, il nostro girone era impressionante a livello di piazze che hanno fatto la storia. Prima di pensare al futuro pensiamo alla Supercoppa. Siamo concentrati per continuare a vincere".

Vincere e sognare.