Grifo, Segre ai saluti. D’Urso punto fermo

Oggi a Pian di Massiano atteso Santopadre che incontrerà Giannitti per gettare le basi, probabile anche la presenza di Alvini

di Francesca Mencacci

Il Perugia guarda avanti. È tempo di fare le prime valutazioni sulla rosa a disposizione e sugli interventi da compiere sul mercato. Oggi il presidente Santopadre sarà a Pian di Massiano, presente il diesse Giannitti e presumibilmente anche il tecnico Massimiliano Avini. Sarà una prima occasione per gettare le basi. Le voci di mercato provano a prendere il sopravvento, ma la dirigenza biancorossa è convinta di proseguire il suo percorso con Alvini, che appena qualche settimana fa ha firmato un contratto biennale con il Grifo. Ci sono diverse situazioni da prendere in esame, tra chi resta e chi va. Non solo, tra le tante questioni sul tavolo anche l’ipotesi di un cambio di modulo, idea che potrebbe incidere sugli interventi di mercato. Un’idea che andrà approfondita per mettere a disposizione dell’allenatore la rosa migliore per mettere in pratica le sue idee. Chi va. Jacopo Segre, arrivato in estate in prestito dal Torino, ha detto il suo pensiero su Instagram e, quanto scritto lascia poco spazio all’immaginazione. Le parole sembrano essere un addio ai colori biancorossi. "Grazie a tutti e grazie Perugia", scrive, per poi fare un bilancio del campionato che ha avuto il suo amaro epilogo sul campo del Brescia: "Avrei voluto non finisse più una stagione così bella, emozionante ed intensa. Con il sostegno dei tifosi e di una città intera e con un gruppo a dir poco meraviglioso, abbiamo saputo trasformare i nostri sogni in realtà e ci siamo tolti tante soddisfazioni, uscendo dal campo sempre a testa alta".

Se Segre va, D’Urso resta. E potrebbe essere un punto di ripartenza per il trequartista arrivato nel mercato invernale che ha trovato poco spazio negli schemi di Alvini. Il Perugia ha fatto un investimento per arrivare al giocatore del Cittadella che ha pagato anche una preparazione fisica differente rispetto ai calciatori biancorossi. Alvini potrebbe valutare l’ipotesi di giocare con un 3-4-2-1 per esaltare le qualità di D’Urso, ma non si esclude anche una soluzione (alternativa) con la difesa a quattro, testata in corsa durante questa stagione. Un 4-2-3-1 come soluzione da adottare in caso di necessità, ma studiata, come sa fare Alvini, e non improvvisata all’occorrenza. Sta di fatto che non mancheranno gli argomenti di conversazione tra i dirigenti e anche il tecnico.