GRIFO, ORA FAI PUNTI

Il Perugia stasera gioca a Pescara "Non possiamo più sbagliare"

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La concentrazione del tecnico biancorosso Serse Cosmi (Foto Crocchioni)

di Francesca Mencacci

Fare punti, portare rispetto sì agli arbitri come chiede il presidente Santopadre, ma anche riceverne. Serse Cosmi alla vigilia delle due trasferte ravvicinate, a Pescara e Cosenza, manda messaggi. Stasera il primo round, sul campo degli abruzzesi, contro una squadra che ha vissuto lo stesso campionato dei biancorossi e ora prova a ritrovare la strada smarrita con un nuovo allenatore, Andrea Sottil. "La partita con il Pordenone ci ha fatto male, è un ko che senti addosso, mi aspetto una reazione. La squadra il giorno dopo era delusa, ma poi ha lavorato bene. Deve farlo anche perché siamo contati e dobbiamo saper gestire al meglio certe situazioni". Cosmi anche stavolta dovrà fare i conti con l’emergenza, ha deciso di portare Angella e Gyomber, indisponibili stasera, con la speranza di poterci contare lunedì a Cosenza. "Tutto il gruppo squadra starà insieme fino a dopo Cosenza - racconta - portiamo via i disponibili e anche quelli che potranno essere recuperati, fermo restando che vengono con una remota possibilità di essere della partita o di andare un panchina. Recuperiamo Falasco e Di Chiara".

Ritroverà Sottil, suo ex giocatore.

"Con Andrea ho avuto un ottimo rapporto, conservo il ricordo di un’annata al Genoa meravigliosa, con un epilogo assurdo. Credo che abbia fatto una gavetta anche esagerata con ottimi risultati: Pescara rappresenta un’occasione fondamentale e spero che da lunedì possa iniziare a cogliere l’occasione".

Quali sensazioni prevalgono in questo momento?

"Questa squadra sotto l’aspetto del gioco ha preso la strada giusta già prima del lockdown, ma il problema è che siamo a fine stagione e se da un lato siamo soddisfatti dei progressi fatti, dall’altro sappiamo che non può bastare, è il momento di fare punti. La prestazione è importante, ora la priorità è un’altra".

Cosa va cambiato?

"In alcuni momenti dobbiamo essere più determinati in fase conclusiva, qualcosa ci manca. Ma soprattutto dobbiamo migliorare sul piano comportamentale: è inammissibile sprecare il buono che si è fatto con comportamenti che danneggiano il singolo e la squadra. Su questo aspetto ha pienamente ragione il presidente. È un trend che già c’era, sembrava superato ma adesso è dilagato in maniera preoccupante. Le ultime due erano partite da giocare 11 contro 11, ha fatto bene il presidente a non dare alibi, spero che i giocatori abbiano capito e che siamo responsabili. Ma non sono d’accordo su una cosa".

Su cosa?

"Non mi sono piaciuti nemmeno alcuni arbitraggi, perché è giusto che un mio giocatore paghi, ma è anche vero che se un atro giocatore offende deve avere lo stesso trattamento, è stato concesso un rigore che era fuori area e non è stato dato quello di Buonaiuto che per me c’era. Ribadisco: le nostre espulsioni sono legittime, ma sono stati commessi anche errori clamorosi. Perché i rigori per noi c’erano e certe valutazioni non mi sono piaciute. Si chiede umiltà e rispetto nei confronti degli arbitri ma io pretendo la stessa cosa".

È la sua gara più delicata?

"Ce ne sono state diverse. Avevamo ripreso dopo il lockdown benissimo, ci siamo fatti male da soli, questa è una sfida delicata, ma dobbiamo avere la consapevolezza della nostra qualità e della nostra forza e pensare solo a giocare".