Doppietta di Lisi, il Perugia torna in corsa

Il Grifo si libera del Venezia in 15 minuti, la salvezza ora è più vicina. Nel recupero i lagunari accorciano, ma è festa al "Curi"

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di Francesca Mencacci

Il Perugia vince e la nebbia si dirada. Il Grifo in quindici minuti, con una doppietta di un ritrovato Lisi, dimostra di essere vivo e di voler salire sul treno della salvezza. A farne le spese è il Venezia che arriva carico, imbattuto nelle ultime quattro partite, in cui ha ottenuto tre vittorie e un pareggio. Ma il Grifo non può guardare numeri, volti e statistiche, ha l’obbligo di vincere, anche alla luce dei risultati del turno, per restare aggrappato al gruppo delle squadre che lottano per la salvezza. E lo fa con una prova convincente, fatta di gamba, cuore e anima. La rete a tempo scaduto non guasta le feste del gruppo di Castori. Già Castori, si affida a Luperini alle spalle della coppia d’attacco, formata da Olivieri e Strizzolo, e fa la scelta giusta, mentre a sinistra rispolvera Lisi e ritrova un’arma in più. Adesso resta una partita, al giro di boa, e i biancorossi devono battere il ferro e riportare da Benevento un altro risultato pesante.

La gara. La nebbia ci prova a mettere lo zampino e a guastare i piani del posticipo che si apre con lo striscione esposto dai tifosi della Nord: "Oggi come ieri di padre in figlio, noi siamo il Grifo! Rostro e artiglio". Il Perugia risponde attaccando nella prima parte di gara sotto la Curva dei suoi tifosi e lo fa ad alto ritmo, con la voglia di chi vuole restare vivo. Inizia con Olivieri che in un paio di circostanze si fa trovare libero sulla fascia sinistra ed è da lì che nasce il vantaggio del Grifo: Lisi crossa al centro dell’area, Candela devia e il pallonetto scavalca Joronen. Grifo avanti. Il Venezia ci prova a reagire con Crnigoj, Gori gli dice di no, ma il Perugia ha il fuoco dentro, soprattutto Lisi che al 15’ decide di prendersi definitivamente la scena con un gol da copertina (2-0): si avventa su una palla vagante fuori dall’area di rigore, controlla di petto e conclude al volo e batte per la seconda volta Joronen. Il Perugia è due volte avanti, ma rischia quando fa un passo indietro, perché il Venezia sa giocare a pallone e quando si propone lo fa con facilità: provvidenziale, in tal senso, una chiusura di Casasola al 29’ che sventa la minaccia davanti a Gori. Ma è solo un attimo, perché il Grifo si ridesta e attacca con continuità, conquistando angoli e occasioni. Santoro e Luperini riescono a legare i reparti e a servire le punte, sulle fasce Casasola resta più basso, a Lisi la licenza di affondare con continuità, assistito da Dell’Orco, leader della squadra. Nella ripresa il Perugia resta aggressivo a caccia del gol e potrebbe chiudere il conto al 4’ con Luperini, ma a tu per tu con Joronen angola poco. Gori salva in due circostanze: al 6’ para a terra su conclusione di Crnigoj, mentre all’11 si supera alzando sopra la traversa su conclusione di Pohjanpalo. Al 18’ Bartolomei impegna Joronen. Al 34’ per il Grifo una nuova occasione: Casasola verticalizza per Di Serio che va via sulla destra e mette in mezzo un buon pallone, la deviazione di Olivieri termina sul fondo. Al terzo minuto di recupero, il Venezia accorcia le distanze con Pahjanpalo.