Scarcerato il figlio di Gheddafi, Gaucci jr: "Perugia lo aspetta a braccia aperte"

Saadi era in cella con una serie di pesanti accuse. Giocò nella squadra umbra allenata da Serse Cosmi

Gheddafi jr con Luciano Gaucci

Gheddafi jr con Luciano Gaucci

Perugia, 7 settembre 2021 - La famiglia Gaucci non dimentica Saadi Gheddafi che con il loro Perugia esordì nella serie A di calcio. «Lo avrebbe fatto mio padre (Luciano, presidente di quella società - ndr), lo faccio io anche a nome di mio fratello Alessandro: se Saadi vuole, qui troverà sempre una porta aperta, lo aspettiamo a braccia aperte» ha annunciato Riccardo Gaucci.

«Ho troppo rispetto per l'uomo che ho conosciuto, sarei felice di ospitarlo e fargli conoscere la mia famiglia» aggiunge. Saadi Gheddafi, figlio dell'ex leader libico Muammar, è stato scarcerato dopo sette anni in cella e ha subito lasciato la Libia per una destinazione imprecisata.

«Quando ho saputo della scarcerazione di Saadi, ho cacciato un urlo di gioia che non ricordavo da anni» ha spiegato Riccardo Gaucci, appena rientrato in Italia dopo un periodo trascorso a Santo Domingo per lavoro, dicendosi «strafelice» per come si è conclusa la vicenda.

«Io e la mia famiglia abbiamo conosciuto bene Saadi - ha detto ancora -, impensabile che potesse aver commesso i crimini di cui era accusato, troppo rispettoso e umile». Gaucci junior ha quindi ripercorso i tempi in cui il figlio dell'ex leader libico decise di intraprendere la carriera di calciatore.

«Fu un'altra grande idea di mio padre - ha affermato -, un'operazione di immagine ma anche di alta strategia politica, un progetto di pacificazione tra nazioni. Saadi non era un campione e lo sapeva, mai che si sia lamentato con la mia famiglia o con Serse Cosmi che lo fece giocare per pochi minuti contro la Juventus, regalandogli una grande gioia».

Il 2 maggio del 2004 Gheddafi, entrò in campo al 30' del secondo tempo della partita Perugia-Juventus, al posto di Bothroyd, sul punteggio di 1-0 per gli umbri guidati da Serse Cosmi. «Lo ribadisco, se Saadi vuole, qui troverà sempre una porta aperta» ha ribadito Riccardo Gaucci.