Baldini: "Perugia, giochiamo per un sogno"

Il Grifo sfida il Pisa, l’allenatore all’esordio: "La squadra deve esprimersi sempre senza paura e andare in campo con gioia"

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di Francesca Mencacci

"Dobbiamo entrare in campo senza paura, emozionare, emozionarci, creare gioia e mettere un mattone sulla nostra casa che si chiama serie A".

Silvio Baldini, alla vigilia della sua prima in panchina con il Perugia, che oggi aspetta al "Curi" il Pisa, ribadisce il concetto espresso al suo arrivo. Non fa un passo indietro dopo due settimane di lavoro. "La squadra è pronta e ha tutti i requisiti per realizzare il sogno". Rilancia, di fronte al presidente Santopadre che siede alla conferenza perché invitato dal tecnico.

"Vivo di emozioni, mi gioco tutto, e se non gioco per la serie A allora preferisco andare per i monti con i miei cani", continua.

Chiamato per cambiare il trend, dopo sei giornate difficili, con il Perugia di Castori reduce dalla sconfitta nel derby e in basso alla classifica con quattro punti, Baldini crede sempre nell’impresa, anche perché supportato dai suoi giocatori.

"Bartolomei mi diceva che il suo Spezia era terzultimo al termine del girone d’andata e poi è andato in serie A".

Dalla squadra ha avuto le risposte incoraggianti.

"Molto positive – aggiunge l’allenatore del Perugia – Ho visto grande partecipazione da parte della squadra".

L’attesa sale, al pari della curiosità e anche della voglia di lasciare i bassifondi della classifica. Il primo avversario del Perugia di Baldini sarà il Pisa che come il Grifo ha cambiato guida tecnica dopo un avvio decisamente deludente, peggiore di quello biancorosso, con appena due punti in classifica e un ultimo posto che fa paura.

"Abbiamo studiato il Pisa e sappiamo cosa fare. A me non interessa che il nostro avvversario sia primo o ultimo, a me interessa come gioca, i suoi punti di forza e i punti deboli. Ma soprattutto mi interessa che la mia squadra vada in campo senza paura di sbagliare, ma deve essere felice. Dobbiamo emozionare, creare gioia e giocare per il gol. Sappiamo che il calcio è una cosa seria, non un gioco, ma deve venire fuori il bambino che è in noi. Voglio che la mia squadra scenda in campo per dare il 100% per mettere un mattone sulla casa che si chiama Serie A. A Palermo mi prendevano in giro perché ho voluto il mental coach, alla fine tutti hanno applaudito. Sono consapevole che incontreremo delle difficoltà ma è proprio lì che bisogna avere fede. La fede è credere oltre la realtà. Non piedi, attributi, cuore e testa ma testa, cuore, attributi e piedi, in quest’ordine, perché a me interessa l’anima".

Come giocherà il Grifo di Baldini?

"I ragazzi si sono dimostrati disponibili a cambiare il trend e si sono applicati in quello che gli ho chiesto. Ho provato tre moduli: 3412, 352 e 4231. Uno dei tre lo adotteremo contro il Pisa. Gli indisponibili Rosi e Matos per infortunio, tutti gli altri sono invece convocati".

Che la sfida abbia inizio.