Renzo Arbore e Gino Paoli e molti altri alla tre giorni di Umbria Jazz per i terremotati

Circa una sessantina gli artisti che si esibiranno ad Assisi dal 30 settembre al 2 ottobre per raccogliere fondi per le zone colpite dal sisma

SUL PALCO Enzo Arbore tra gli artisti che si esibiranno per i terremotati

SUL PALCO Enzo Arbore tra gli artisti che si esibiranno per i terremotati

Perugia, 13 settembre 2016 - Renzo Arbore e Gino Paoli: sono solo due dei circa 60 musicisti che hanno risposto all'appello di Umbria Jazz per dare una "concreta testimonianza di solidarietà" alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto. Titolo dell'iniziativa: 'Musica e (È) Solidarietà'. Tre giorni di concerti in programma ad Assisi dal 30 settembre al 2 ottobre.

Oltre ai già citati, parteciperanno all'iniziativa anche Paolo Fresu, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Enrico Rava e Fabrizio Bosso. Gli artisti si esibiranno senza alcun compenso tra il Teatro Lyrick, il centro storico e la Cattedrale di San Rufino. L'obiettivo - hanno annunciato oggi a Perugia gli organizzatori in una conferenza stampa - è versare tutto l'incasso derivante dalla vendita dei biglietti alla Protezione civile nazionale. L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Umbria Jazz ed organizzata con la Regione Umbria e il Comune di Assisi.

"Il jazz italiano oltre che essere di qualità è anche unito e si mette a disposizione per la solidarietà e per dare una mano a chi ha vissuto il dramma del terremoto": così Paolo Fresu che questa mattina a Perugia, durante la presentazione di 'Musica e (È) Solidarietà', ha portato i saluti della grande comunità del jazz italiano "già vicina alle popolazioni terremotate - ha sottolineato il celebre trombettista - con gli eventi organizzati all'Aquila lo scorso anno e quello recente per ricostruire il teatro di Amatrice". Per l'iniziativa di solidarietà in programma ad Assisi, ha ricordato Stefano Mazzoni della Fondazione Umbria Jazz, "i musicisti, quegli stessi che da anni frequentano i palcoscenici del festival, hanno risposto con entusiasmo tanto che da una giornata prevista inizialmente siamo passati a tre".

Telefonate e mail per esprimere vicinanza sono arrivate - è stato detto - anche dagli Stati Uniti e perfino dal Blue Note di Tokyo, il locale dove tra un mese Umbria Jazz presenterà il quartetto di Fabrizio Bosso nell'ambito delle celebrazioni del 150mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. "C'è stata subito una disponibilità immediata da parte del mondo del jazz», ha commentato il giornalista Marco Molendini che, insieme al direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, si è occupato di coordinare i musicisti. «Mancano i musicisti umbri - ha aggiunto Pagnotta - ma la cosa è stata così improvvisata che abbiamo dovuto fare tutto di fretta".

La presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, ricordando che nell'evento sono coinvolti anche i presidenti delle Regioni Marche, Lazio e Abruzzo, si è detta "orgogliosa che il marchio Umbria Jazz sia associato non solo ai grandi eventi ma anche ad iniziative importanti di solidarietà come questa". "Per noi il terremoto - ha aggiunto Marini - oltre ai danni agli edifici ha significato anche un impatto negativo su economia turistica e strutture ricettive dell'intera regione e quindi questo evento per noi vuol dire anche trasmettere un pò di normalità".

Dello stesso avviso anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, secondo la quale un evento di solidarietà "può restituire se possibile serenità: come città siamo stati miracolati ma abbiamo subito comunque un danno, quello della paura di tanti turisti che hanno abbandonato Assisi a seguito del sisma". Per l'assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini, invece, "l'evento sta a testimoniare la forza di una comunità che sa far rete quando c'è bisogno e la potenza di Umbria Jazz, punto di riferimento per il jazz nazionale".

Questo "vero e proprio festival" - come è stato definito - prevede inoltre, oltre alla musica, anche un momento di aggregazione e socialità con i prodotti gastronomici tipici del territorio, con il costo organizzativo di degli eventi ridotto al minimo e coperto dal contributo di sponsor privati. Queste tre giornate di musica, per far sentire a chi ha vissuto la tragedia del sisma e deve affrontare tanti disagi la vicinanza del mondo della musica e in generale dell' Umbria, inizieranno il 30 settembre alle 21 al Teatro Lyrick, messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Assisi, con i due concerti di Paolo Fresu e Rita Marcotulli duo, con Stefano Di Battista special guest, e di Stefano Bollani con il progetto "Napoli Trip" (35 euro). Il 1 ottobre alle 17, sempre il Teatro Lyrick ospiterà sia Enrico Rava e Francesco Diodati duo sia Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello duo con Gino Paoli come ospite speciale.

A seguire, nello spazio adiacente al Palaeventi ci sarà una cena con piatti e prodotti tipici del territorio. Alle 21.30 il Lyrick farà ancora da scenario alla "Swing night" con protagonista Renzo Arbore, Nico Gori Swing Group, Sticky Bones e Botta Band (70 euro). Previsto un abbonamento per le due serate a pagamento del 30 e del 1 a 90 euro, con prevendita attiva a partire dalle 14 di domani attraverso i canali ufficiali di Umbria Jazz. L'ultima giornata, quella del 2 ottobre, si aprirà alle 11.30 nel centro storico di Assisi con il concerto itinerante dei Funk Off.

Lungo il percorso ci saranno tre postazioni organizzate dalla Pro Loco di Assisi dove si potrà gustare un tris di primi tipici delle aree colpite dal terremoto: Amatriciana, Norcina, lenticchie di Castelluccio. Alle 17, nella Cattedrale di San Rufino, si esibirà al pianoforte Danilo Rea (ingresso libero a offerta).