Regionali in Umbria, stravince il centrodestra: Tesei trionfa su Bianconi con il 57,55%

La coalizione guidata da Lega e Fratelli d'Italia vola nelle consultazioni. Il centrosinistra si attesta al 37,48%. Salvini, "Abbiamo fatto la storia". Lo sconfitto: "Colpa mia"

Salvini con Donatella Tesei dopo i primi exit poll

Salvini con Donatella Tesei dopo i primi exit poll

Perugia, 28 ottobre 2019 - L'Umbria ha eletto Donatella Tesei. Ecco i risultati definitivi: Scrutinate tutte e 1005 le sezioni umbre, la candidata di centrodestra Donatella Tesei vince le Regionali con il 57,55%, mentre il candidato sostenuto da Pd e M5S Vincenzo Bianconi ottiene il 37,48%.

Netta sconfitta elettorale alle regionali in Umbria per Pd e M5S che sostengono la maggioranza di Governo, staccata di 20 punti percentuali dal centrodestra . La candidata del centrodestra Donatella Tesei è la nuova Governatrice dell'Umbria con il 57,5% (Lega 36,9%, FdI 10,4%, FI 5,5%, Tesei Presidente 3,9%, Umbria Civica 2,1%), mentre il candidato del centrosinistra Vincenzo Bianconi si ferma al 37,5% (Pd 22,3%, M5S 7,4%, Bianconi per l'Umbria 4%, Sinistra Civica Verde 1,6%, Europa Verde Umbria 1,4%). Tra gli altri candidati, Claudio Ricci si ferma al 2,6%, Rossano Rubicondi (Partito Comunista) all'1%, Emiliano Camuzzi (Partito comunista italiano) 0,9 per cento.

Quando alle 23 in punto scattano i primi exit poll i giochi sono già fatti: alle regionali in Umbria, elezioni "local" ma con una valenza anche fortemente nazionale, il centrodestra con la leader Donatella Tesei sbaraglia la concorrenza e vola fino a toccare il 60%. GRAFICI IN TEMPO REALE 

 

E pur trattandosi solo di sondaggi svolti fuori dai seggi, i numeri appaiono subito impietosi per la coalizione di centrosinistra di Vincenzo Bianconi, che resta sotto il 40% anche quando gli exit poll, con il passare dei minuti, si trasformano in proiezioni e quindi in numeri reali. Quelli usciti dai seggi in cui gli umbri sono entrati ben volentieri: l'affluenza sale di 10 punti percentuali rispetto a cinque anni fa e tocca il 64%. Anche questo spiega il nuovo corso politico dell'Umbria.

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Una maggioranza "bulgara" per il centrodestra, si sarebbe detto un tempo. Sembra passata un'era geologica da quando l'Umbria era una delle roccaforti rosse. In una domenica di fine ottobre calda e soleggiata si è riscritta la storia politica di una regione "che vuole tornare a sperare, vuole tornare ad avere un futuro", avevano detto, con significati diversi, i candidati in queste settimane. 

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Una regione che è stata sotto la lente d'ingrandimento dei commentatori politici di tutta Italia, delle tv nazionali: era infatti una consultazione che andava al di là della sfida locale, vista la prima prova a cui si sottoponeva la neonata coalizione giallorossa tra Cinque Stelle e Partito Democratico. Vince però la Lega, primo partito per distacco con il 37%.

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"Abbiamo scritto la Storia", dice intorno a mezzanotte e mezzo Matteo Salvini a braccetto con la neo-presidente Tesei. Per loro i flash dei fotografi, le interviste, quindi una camminata fino alla sede della Regione, festeggiando con una barretta di cioccolato

"E' colpa mia, ma rifarei tutto di questa battaglia", dice invece Vincenzo Bianconi, che solo dopo le una si presenta nella sala stampa del suo quartier generale. Per lui il cioccolato è particolarmente amaro. Non è accompagnato da leader di partito, è solo e molti lo notano. Forse è proprio per questo che i suoi militanti e simpatizzanti lo applaudono ancora più forte, durante il suo intervento, per ben tre volte. 

Donatella Tesei con Matteo Salvini: la festa per la vittoria in Umbria
Donatella Tesei con Matteo Salvini: la festa per la vittoria in Umbria

Al settimo cielo Giorgia Meloni: c'è anche lei a Perugia. Fratelli d'Italia lievita nelle preferenze fino a toccare, in certi momenti dello scrutinio, il 12%. "Rivendichiamo il nostro peso nella coalizione", dice la leader di Fdi ai microfoni de La Nazione. Il vero dramma si consuma nel centrosinistra, dove la tensione è altissima.

"Il Movimento Cinque Stelle porterà il Pd alla rovina", dice Giacomo Portas, indipendente di Italia Viva. Parole pesanti. Mentre la pressione si sposta anche sul presidente del consiglio Conte, invitato, in maniera più o meno diretta, a dimettersi dagli stessi leader di centrodestra.

E i Cinque Stelle? Il tracollo appare pesante, il partito in Umbria viaggia intorno all'8%. "Il patto civico non ha funzionato", si legge in un post su Facebook sulla pagina del Movimento. Parole nette, molto chiare, che aprono a tutta una serie di possibili scenari. Intanto, intorno alle 3, c'è il giro di boa delle sezioni: alla metà di quelle scrutinate, circa 500 su poco più di mille, il distacco tra i due candidati è di ben 21 punti, 58% a 37%. 

La notte di solito porta consiglio, dice un proverbio. Stavolta ha portato un terremoto politico per l'Umbria e, forse, anche per il governo nazionale. Gli umbri hanno deciso, hanno scelto e hanno riscritto la storia della loro regione dopo una lunghissima stagione di centrosinistra.