Regionali Umbria, la base M5S dice sì all'intesa col Pd, spunta l'idea Di Maolo

Il responso della piattaforma Rousseau è chiaro. Intanto l'intero fronte giallorosso sembra convergere su un nome ben preciso

Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico

Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico

Perugia, 21 settembre 2019 - La piattaforma Rousseau ha dato il suo responso: il 60% della base pentastellata dice sì all'accordo con il Pd per formare un fronte comune in vista delle regionali in Umbria. Mentre intanto la possibile alleanza giallo-rossa converge sul nome di Francesca Di Maolo, presidente dell'istituto Serafico di Assisi.

Giornata importante, a tratti anche convulsa, quella di venerdì per le regionali in Umbria. Mentre la Lega sembra mostrare grande fiducia nella vittoria, Pd e M5S provano a trovare la quadra.

E a trovare una convergenza a livello regionale proprio come è accaduto già nei giorni scorsi a livello nazionale. La base pentastellata appunto ha detto sì all'accordo col Pd in Umbria.

E dopo una prima parte della giornata di stallo, in cui sembravano acuirsi le distanze tra i dem e gli stessi grillini, che proponevano i primi il leader di Confcooperative Andrea Fora e i secondi il sindaco di Assisi Stefania Proietti, in serata il fronte sembra convergere sul nome della Di Maolo, avvocato di Assisi, 49 anni, a capo dell'Istituto per disabili della città di San Francesco.

Nessuno degli schieramenti dice niente di ufficiale, ma adesso sembra si sia trovata la chiave di volta perché le due anime possano correre insieme contro il centrodestra in vista delle consultazioni di domenica 27 ottobre.