Ballottaggio: scatta il «D-day», Assisi sceglie oggi il nuovo sindaco

Urne aperte dalle 7 alle 23. Sfida tra Proietti e Bartolini: segui lo spoglio in diretta

Proietti e Bartolini

Proietti e Bartolini

Assisi, 19 giugno 2016 - E’ la giornata della verità: c’è il ballottaggio e, a tarda ora, gli assisani avranno il nuovo sindaco. Giorgio Bartolini o Stefania Proietti? La parola decisiva spetterà agli elettori (22.884; 11.000 gli uomini, 11.884 le donne) che, dalle 7 alle 23 di oggi, potranno esprimere la loro preferenze, nelle 32 sezioni dislocate in tutto il territorio: 7 ad Assisi, 8 a Santa Maria degli Angeli, 3 a Petrignano, 3 a Rivotorto, 3 a Palazzo, 1 ciascuno nelle frazioni di Capodacqua, Tordandrea, Castelnuovo, San Vitale, Torchiagina, Sterpeto, Costa di Trex, Porziano.

Poi lo spoglio, la mezzanotte di fuoco, e l’atteso risultato che chiuderà una campagna elettorale intensa, affollata ricca di contrapposizioni. Vincerà l’esperto Bartolini, commercialista, o la ‘debuttante’ (in politica) Proietti, ingegnere? Fascia tricolore per chi l’ha già indossata (nel 1997) o per la prima volta, nella storia della città, cingerà una donna? Il centrodestra continuerà a guidare Assisi o dopo quasi vent’anni il Pd potrà tornare a governare la città? Dopo la scrematura del primo turno (erano otto i candidati a sindaco), i due sfidanti di oggi sono vicini, alla luce dei voti del primo turno: Bartolini (appoggiato da 4 liste: «Forza Italia», «Fratelli d’Italia», «Lega Nord», «Sindaco Bartolini») ha ottenuto 4.231 voti pari al 27,2%,; la Proietti (sostenuta da «Cristiano Riformisti», «Partito Democratico», «Assisi Domani per Stefania Proietti Sindaco») ha avuto 4.089 preferenze pari al 26,3%. Intensa la campagna elettorale in queste due settimane, con tanto impegno, mobilitazione, argomentazioni per far breccia fra la gente. Un elemento in comune c’è: nessuno dei due ‘ballottanti’ ha scelto la strada degli apparentamenti, assai onerosa sul piano dei posti da cedere sia in consiglio comunale, sia in giunta; nemmeno con le liste di Antonio Lunghi, che aveva un bel pacchetto di voti (3.187 pari al 20,51%) da mettere a disposizione; Lunghi che ha lasciato libertà di coscienza ai propri elettori, al pari del Movimento 5 Stelle e di Luigino Ciotti. Ma non sono mancati ‘adesioni programmatiche’, ‘consigli’, ‘indicazioni di voto’ per cercare di indirizzare preferenze da una parte o dall’altra.

Maurizio Baglioni