Mega alveare nella sede del Noe, le api 'al sicuro' grazie ai carabinieri

Un forte ronzio attraverso la parete: dentro c'erano 20mila api da miele

L'alveare nascosto nella parete

L'alveare nascosto nella parete

Perugia, martedì 16 giugno - Operose, affascinanti, «ospiti» speciali dei carabinieri. E' stato un rumore sospetto, un forte ronzìo proveniente dalla parete ad insospettire ieri i carabinieri del Noe di Perugia e il personale dell’Arpa Umbria che, dopo aver avvertito dall’interno degli uffici di via Pievaiola il classico sciamare delle api hanno visto che da alcuni fori esistenti in una della travi di acciaio vi era un “via vai” di api da miele, hanno fatto intervenire gli apicoltori specializzati della famiglia Sforna di Perugia, iscritti nella lista nazionale recupero sciami e l’Asl Umbria. Sennonché, dopo avere eseguito un sopralluogo ed avere individuato l’alveare proprio all’interno di uno degli uffici del Noe dei Carabinieri, è stato realizzato un ampio foro nella parete in cartongesso, riuscendo così a recuperare integralmente i sei “favi” che costituivano l’alveare, di recente realizzazione, composto da circa 20mila api con tanto di “ape regina” intenta a gestire le complesse attività. L’esperto apicoltore che ha proceduto al recupero - che durante le operazioni ha constatato la bontà e la docilità delle api - dopo aver riposto i favi all’interno di due arnie provvisorie, le ha portate nella propria azienda, dove - dopo un periodo di “quarantena” finalizzato a verificare lo stato di salute - saranno trasferite in un’arnia definitiva in modo da fargli riprendere pienamente la loro attività.